IT? Il regno del precariato

IT? Il regno del precariato

Non solo si richiedono spesso competenze superiori a quelle offerte dal contratto, ma si propongono contratti che fanno del precariato la condizione tipica dell'informatico italiano
Non solo si richiedono spesso competenze superiori a quelle offerte dal contratto, ma si propongono contratti che fanno del precariato la condizione tipica dell'informatico italiano

Salve, scrivo in merito alla lettera relativa al problema sulla questione lavoro nel settore IT. Analizziamo i punti posti dall’industriale che l’ha scritta:

1) poche persone valide o competenti in giro (ma uno il lavoro dove lo deve imparare se non sul campo?)
2) corsi di laurea obsoleti che non mettono in grado di lavorare da subito (e qui ringraziamo tutti l’istituzione allora)
3) nessuna voglia di spostarsi, rifiuto delle responsabilità e poca ambizione in genere (se fosse rapportato allo stipendio percepito mi ci butto di corsa..senza l’uso del mezzo personale sia chiaro)

Ora vi dirò la mia.
Sono diversi anni che lavoro in questo settore, quasi 9 per la precisione, e già da qualche anno con una qualifica da sistemista (quasi) senior. “Quasi”, perché mi manca la certificazione non certo per le competenze, e sono costretto a lavorare con un “contratto a progetto”. Non parliamo di precariato? Ok. Forse la vostra è una delle poche società che offre contratti a tempo indeterminato, vera rarità permettetemi di dire, visto che al giorno d’oggi nel settore IT, almeno della mia zona (Bologna), e pressoché un miracolo trovare lavoro se non ti va di “accontentarti”.

Inoltre:
1) a volte ci si trova davanti ad un contratto inadeguato per le competenze richieste
2) non esiste a livello nazionale un contratto specifico del settore IT

Io concordo pienamente sia con la persona di 22 che con quella di 40 anni , perché è quello che vedo e che ho visto nei miei tanti colloqui: si chiede un sistemista, però deve capire anche di Oracle, SQL, Networking, Backup e via discorrendo altre specialità. Il problema non è neanche nelle conoscenze richieste ma, a conti fatti, nella proporzione contrattuale offerta dalla controparte.

Mi spiego: pagare un senior come un tecnico non è mica una cosa bella, sennò le qualifiche che ci stanno a fare?
E questo mi ricorda tanto il detto “la botte piena e la moglie ubriaca”. Io non dico che tutte le aziende operino in questo modo, poiché tra le poche serie ci potrebbe esser la vostra che io non conosco, ma se i presupposti che vengono presentati nel vostro intervento sono quelli descritti… beh parliamone.

Perché competenze o meno, validità della persona o meno, alla fine non si viene mai pagati a egual misura al servizio offerto, proprio perché molte aziende sfruttano quello che lo stato gli ha messo su un piatto d’argento e quello che vedo è che, per motivi di budget (dicono loro), tutti ricorrono a contratti a tempo det./progetto o solo perché gli conviene di più.

È bello per tutti avere persone competenti da pagare meno del dovuto, già belle che formate.

Saluti
Maurizio C.

Sul tema vedi anche:
IT? Il lavoro c’è, eccome. Manca la voglia
Dipendenti IT? Solo se sottopagati
I venditori IT? Ignoranti
Ma un 22enne come diventa lavoratore IT?

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Pubblicato il
14 feb 2007
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