L'hardware open source avrà la sua licenza

L'hardware open source avrà la sua licenza

Una delle più grandi associazioni americane di appassionati di elettronica sta ultimando la definizione di una licenza open source specifica per l'hardware. A sostenerla c'è Bruce Perens, guru storico dell'open source
Una delle più grandi associazioni americane di appassionati di elettronica sta ultimando la definizione di una licenza open source specifica per l'hardware. A sostenerla c'è Bruce Perens, guru storico dell'open source

Richardson (USA) – Mutuare i concetti alla base dell’open source in una licenza appositamente studiata per i componenti hardware. È quanto intende fare l’associazione americana Tucson Amateur Packet Radio ( TAPR ), che raccoglie migliaia di appassionati di elettronica, con la sua licenza Open Hardware License (OHL).

OHL, di cui è possibile scaricare la bozza 0.9 , è una licenza che adotta molti dei principi legali alla base delle equiparabili licenze software, quali il copyleft di GNU, e le applica alla documentazione e alle specifiche tecniche dei componenti hardware , come schemi di progetto, diagrammi, file CAD/CAM ecc.

L’idea di rilasciare tali documenti sotto una licenza open source non è certo nuova: tra i casi più recenti c’è quello di UltraSPARC T1, di cui Sun ha pubblicato il codice Verilog sotto GPL . TAPR ritiene però che una licenza studiata ad hoc per l’hardware possa contribuire con più efficacia a diffondere l’open source nel mondo dell’hardware, e questo sia tra gli hobbisti dell’elettronica che tra i grandi produttori.

In particolare, OHL prevede espressamente che chi utilizza le specifiche hardware di prodotti coperti da questa licenza non possa essere perseguito legalmente per la violazione di brevetti o copyright. La licenza obbliga inoltre gli sviluppatori a distribuire gli schemi e la documentazione di ogni lavoro derivato utilizzando un archivio centralizzato , gestito dalla stessa TAPR o da altre entità non profit.

Questa licenza si fa segnalare soprattutto perché tra i suoi promotori c’è uno dei massimi guru dell’open source, Bruce Perens , che ne ha già sottoposto la bozza al vaglio dell’Open Source Institute ( OSI ), di cui Perens è stato fondatore insieme a Eric Raymond.

Secondo quanto riporta ArsTechnica.com , la prima reazione di OSI è stata di scetticismo. Raymond, sebbene non più presidente di OSI ma ambasciatore onorario, ha spiegato che l’idea di applicare l’open source all’hardware è lodevole, ma che licenze come OHL rischiano di snaturare il concetto di “distribuzione” , generando conflitti di non facile soluzione. Altri fanno notare come le tradizionali licenze open source, prima tra tutti la GPL, siano adatte anche all’hardware: testimonianza ne sarebbero la già citata iniziativa OpenSPARC di Sun e il progetto Arduino , che si avvale della licenza Creative Commons.

TAPR non ha però alcuna intenzione di gettare la spugna, e ha già annunciato che accoglierà i suggerimenti e le proposte della comunità fino al prossimo 7 marzo: dopo questa data avvierà la fase di definizione di OHL 1.0.

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Pubblicato il 26 feb 2007
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