Ricattavano MySpace, per loro libertà condizionata

Ricattavano MySpace, per loro libertà condizionata

I due americani che volevano estorcere denaro al portale avranno Internet e email razionate. E le botnet, intanto, prendono di mira sempre più il social networking per rastrellare dati personali
I due americani che volevano estorcere denaro al portale avranno Internet e email razionate. E le botnet, intanto, prendono di mira sempre più il social networking per rastrellare dati personali

Shaun Harrison e Saverio Mondelli, i giovani cracker beccati dai cybercop americani per tentata estorsione telematica ai danni di MySpace , sono riusciti ad evitare la galera accordandosi con la Corte. Harrison, 19 anni, e il ventenne Mondelli rischiavano fino a quattro anni di prigione, ma ne usciranno con tre anni di libertà condizionata, riporta The Register .

I giovani newyorkesi avevano sviluppato un software in grado di tracciare gli indirizzi email e gli IP di chiunque visitasse un profilo appositamente progettato. La precedente versione del software spyware, venduta per 30 dollari a copia, era già stata bloccata dai responsabili della sicurezza di MySpace, ma i due confidavano nell’invincibilità della nuova edizione. Tanto da chiedere un “riscatto” di 150mila dollari in cambio del silenzio sulla vulnerabilità sfruttata dal software .

Secondo quanto previsto invece dall’ accordo tra i cracker e il giudice, l’accusa di tentata estorsione finisce in archivio: in cambio, gli smanettoni si sono dichiarati colpevoli del crimine ascrittogli e hanno accettato i 3 anni della condizionale, più il pagamento di 13.500 dollari per danni alla parte lesa e 160 ore da spendere in servizi sociali.

Avranno inoltre Internet razionata, l’obbligo di avere un solo indirizzo email ciascuno e il divieto assoluto di visitare il network di MySpace, pena la prigione. Hemanshu Nigam, responsabile della sicurezza del portale, si è dichiarato “soddisfatto” della conclusione del caso, che a suo modo di vedere invia un messaggio chiaro a chiunque “pensi di provocare danno alla community di MySpace”.

Di segno opposto è però l’allarme lanciato da MessageLabs , che nel pubblicare le sue ultime statistiche sulle minacce alla sicurezza in rete, denuncia la perdurante crescita del fenomeno dello spam . Le mail spazzatura che riescono a raggiungere le mail aziendali hanno raggiunto il 77,8% del totale del traffico, dice la società. “Lo spam è generalmente un fenomeno stagionale”, sostiene un analista di MessageLabs, facendo notare come questo sia il primo anno in cui, dopo Natale, non si è assistito ad un calo fisiologico nella circolazione di e-mondezza.

Neanche a dirlo, tra le motivazioni principali della recrudescenza di questa piaga telematica vengono citati: l’aumento di efficienza dei PC zombie, gli elementi costitutivi delle botnet spara-spam in mano ai cyber-criminali, e appunto la crescita esponenziale dei siti di social networking come MySpace, che offrono una quantità praticamente illimitata di dati ed indirizzi email pubblicati sovente con poca accortezza dai weblogger.
Informazioni che, come dimostra anche il recente caso dei javascript traccianti , costituiscono la nuova terra promessa di spammer e criminali informatici.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
1 mar 2007
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