Lavorare nell'IT in Germania

Lavorare nell'IT in Germania

Ne parla un italiano che ormai da sei anni vive a Dresda, dove lavora come informatico e dove ritiene siano molte le opportunità per chi vuole seguire la stessa strada. Il suo racconto
Ne parla un italiano che ormai da sei anni vive a Dresda, dove lavora come informatico e dove ritiene siano molte le opportunità per chi vuole seguire la stessa strada. Il suo racconto

Dresda – Visto che arrivano quotidianamente lettere di lavoratori nell’IT, ho deciso di condividere anch’io la mia esperienza. Ho 34 anni (quasi 35… mi sento vecchio!:) ) e ho studiato informatica all’ITIS di Ivrea. Dire che il corso era pessimo è un eufemismo. Cambiavamo professori di informatica ogni tre mesi ed erano, a parte due eccezioni, uno peggio dell’altro. Ho poi cominciato il corso di Scienza dell’Informazione all’Università di Torino, ma non l’ho mai finito. Troppo teorico per i miei gusti. Tutto quel che so l’ho imparato sul campo, prima con il mitico C64, poi con l’Amiga e infine sbarcando sul 386 (DOS, Win3.1, Win95, WinNT e da quasi 10 anni Linux e Free-/OpenBSD).

In Italia cominciai a lavorare mettendo su una ditta con un amico. La ditta è andata malissimo e siamo stati costretti a chiuderla, sopratutto per via del posto dove eravamo (paesino vicino a Biella, nel Nord-Ovest): è praticamente impossibile lavorare lì se non hai le conoscenze giuste (e, ovviamente, noi NON le avevamo…).

Ho quindi lavorato (con Partita IVA, perchè altro non c’era) per una ditta di consulenze che mi ha sfruttato ben bene per poi mandarmi via senza spiegazioni e senza ancora avermi pagato (dopo 9 anni!!) l’ultima fattura. Mi sono poi spostato a Milano, dove ho lavorato per 3 anni per una piccola ditta (sempre come libero professionista). Niente da dire contro quella ditta, ma oramai l’Italia si stava facendo un po’ stretta per me. Stipendio minimo, poche opportunità di fare qualcosa di veramente nuovo, possibilità di vivere da solo praticamente nulla a causa dei prezzi, etc.

Ho quindi deciso anch’io di fare il gran salto. Approfittando di un corso di tedesco a Dresden (Sassonia, Ex-DDR), ho cominciato a farmi conoscere lì. Ho poi spedito, nel settembre 2000, qualche curriculum, ho avuto un paio di colloqui telefonici con delle ditte qui a Dresden e sono anche venuto qualche giorno qui per dei colloqui. Ho poi firmato il contratto e da 6 anni e 3 mesi sono qui. E sto bene!:)

Neanche la Germania è, ovviamente, un paradiso in terra, ma secondo me gli si avvicina molto. La prima cosa che ho notato, il PRIMO giorno di lavoro, è stata la richiesta se avessi bisogno di un anticipo dello stipendio per pagarmi le prime spese. Mai sentito domande del genere in Italia.
La seconda cosa è stata un corso di tedesco gratuito tenuto all’interno della ditta stessa.

In Germania ho già cambiato due ditte e mi sto preparando a lasciare la terza (purtroppo per incomprensioni gravi con due colleghi! Queste cose succedono anche in Germania…), ma il mercato del lavoro è abbastanza buono e le possibilità di trovare posti buoni ci sono.

Ovvio, occorre imparare il tedesco (qui, specialmente all’Est, NESSUNA ditta accetta di parlare sempre l’inglese con te! Per i primi tempi, va bene, ma se dopo il primo mese non tenti nemmeno di mettere assieme due frasi in tedesco, ti fanno capire che non sei adatto per loro. D’altronde, la lingua ufficiale, in Germania, è il tedesco, non l’inglese!), ma ci sono cose ben peggiori, nella vita! In ogni caso, il tedesco è una bella lingua (son gusti certo, ma se non mi fosse piaciuto il tedesco non sarei qui…).
Certo, occorre abituarsi a nuovi ritmi di vita (ci ho messo parecchio ad abituarmi che, qui a Dresden, le 21 è decisamente TARDI). Nonostante tutto, posso smentire il luogo comune che i tedeschi mangino da schifo. Certo, ci sono schifezze, ma anche del buono.

Soprattutto, le cose migliori della Germania, sono il sistema fiscale e quello medico. Per quanto riguarda il sistema fiscale, basti dire che ogni anno faccio la dichiarazione dei redditi assieme a mia moglie (insegnante di lingue) e sommiamo le spese dividendo le entrate. Risultato: siamo sempre in credito di qualche centone, che viene bonificato dal Finanzamt nel giro di un mese al massimo.
Per quanto riguarda il sistema medico ci sono parecchie cose alle quali occorre abituarsi. Per esempio che è obbligatoria un’assicurazione (anche in Italia, solo che non la puoi scegliere), ma si puo’ scegliere quella che fa per noi. Ogni volta che si va dal medico si esibisce una ChipCard e il pagamento è subito effettuato dall’assicurazione. In più il medico ha subito sotto controllo le tue informazioni.

Lo stipendio è accettabile (adesso sono sui 2000 euro lordi al mese). Il fatto di essere sposato, tra l’altro, mi consente di pagare un totale complessivo di tasse pari al 25% (quasi la metà dei non sposati!!) del lordo, quindi non abbiamo nessun problema ad affittare un buon appartamento e a non farci mancare niente.

Non dimentichiamo poi che il costo della vita, nell’Ex-DDR è decisamente basso! Qui, con 1500 euro/mese si vive decisamente bene. Certo, ogni volta che decidiamo di andare in Italia in ferie ci prende un colpo… 50euro per due pizze e due bottiglie di minerale è un’assurdità! Qui con 30 euro mangiamo in due fino a scoppiare. E ci portiamo anche a casa quel che non siamo riusciti a mangiare e mangiamo anche il giorno dopo! E non è nemmeno il ristorante più economico. Certo, manca il divieto di fumo, ma sta per arrivare anche qui.

Morale della storia? Me ne sto bene in Germania, non ci penso nemmeno a tornare in Italia (anzi! Sto per prendere la cittadinanza tedesca!) e, finalmente, vivo tranquillo, senza dovermi preoccupare troppo del futuro.
Ah, già! Qui è normale, a 18 anni, andarsene da casa. Vivere con i genitori fino a 30 anni è un caso raro. Ovvio che gli studenti comincino subito a fare piccoli lavori per mantenersi gli studi.

Consiglio quindi a tutti i giovani in Italia che vogliano lavorare nell’IT e che non trovano lavoro, di fare un pensierino sulla Germania, specialmente su Dresden!
Oltre ad essere una città SPLENDIDA, ci sono parecchie opportunità lavorative. Giusto per citare alcune ditte molto conosciute: AMD, Infineon, IBM e SAP-SI. E cercano sempre!:)

Saluti dalla splendida Dresden!
L.B.

sul tema vedi anche:
Lavoro nell’IT, in Romania però
Lavoro nell’IT, la concorrenza dell’Est europeo
Lavoro nell’IT? Io sono andato all’estero
IT? Il regno del precariato
IT? Il lavoro c’è, eccome. Manca la voglia

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Pubblicato il
8 mar 2007
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