Linux riduce i rifiuti elettronici?

Linux riduce i rifiuti elettronici?

Questa la tesi di una ricerca finanziata dal governo britannico, secondo cui un computer su cui gira il sistema operativo open source dura più di un sistema equivalente con Windows
Questa la tesi di una ricerca finanziata dal governo britannico, secondo cui un computer su cui gira il sistema operativo open source dura più di un sistema equivalente con Windows

Londra – Uno dei risultati di una ricerca dell’ Office of Government Commerce britannico, un’agenzia governativa, informa che usare il sistema operativo open source Linux sui computer significa ridurre l’e-waste , la tecnospazzatura che invade il pianeta.

La ricerca, a cui l’Office lavora con IBM e Sun Microsystems, è in realtà focalizzata sulle opportunità e i problemi che possono emergere con l’introduzione di sistemi open source nella pubblica amministrazione. Ma, in un paragrafo denominato Hardware resources and the “Green” agenda si legge che in molti casi l’open source “richiede meno risorse di memoria e un processore di velocità inferiore” per eseguire compiti che sistemi proprietari come Microsoft Windows possono portare a termine con hardware “maggiorato”.

Inoltre si sostiene che “i sistemi operativi open source come Linux generalmente non fruiscono di periodici importanti aggiornamenti, che sono invece una funzionalità di Windows, e quindi non hanno necessità di aggiornare i computer come richiesto da questi aggiornamenti. Questo significa che un computer su cui gira Linux può avere una vita significativamente più lunga di un computer equivalente su cui giri Windows”.

Questa affermazione arriva da un organismo di consulenza di primo piano per il Governo britannico e viene accompagnata dalla considerazione che non solo questo può impattare positivamente sui costi ma anche sull’ambiente , sotto due profili: quello della “minor energia” richiesta durante l’uso e nella costruzione dei dispositivi e quello della riduzione dei costi di smaltimento dei computer obsoleti.

“Secondo gli esperti dell’industria – si legge ancora nel rapporto – un periodo tipo di aggiornamento hardware per sistemi Windows è di 3-4 anni, mentre una importante società di produzione britannica ritiene che per il proprio hardware su Linux l’aggiornamento sia di 6-8 anni”.

L’intera ricerca, citata da Ecogeek , è disponibile qui in PDF.

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Pubblicato il
9 mar 2007
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