Telecom Italia, la via dell'efficienza

Telecom Italia, la via dell'efficienza

Ne parla il direttore generale dell'azienda, Riccardo Ruggiero, che spazia dall'ADSL da 1,2 megabit ai maggiori investimenti nella rete telefonica. Le parole
Ne parla il direttore generale dell'azienda, Riccardo Ruggiero, che spazia dall'ADSL da 1,2 megabit ai maggiori investimenti nella rete telefonica. Le parole


Roma – Telecom Italia ha grandi piani per il futuro. O almeno questo è il messaggio che il presidente dell’azienda Marco Tronchetti Provera e il suo direttore generale Riccardo Ruggiero hanno voluto trasmettere alla platea del “Technology Day” organizzato a Roma dall’operatore dominante.

Ruggiero ha spiegato che l’azienda è stata favorevolmente colta di sorpresa dall’aumento nel numero di linee fisse. “Abbiamo più linee fisse di quante ne avessimo a fine 2001 – ha affermato – un saldo positivo tra nuove attivazioni e linee eliminate che è dovuto soprattutto ad internet. E’ un dato che non ci aspettavamo”.

Secondo Ruggiero, la missione di Telecom Italia in questo ambito è “rafforzare la posizione di operatore leader nella telefonia fissa tra gli incumbent europei attraverso l’innovazione di prodotto, l’eccellenza del customer care, la massima efficienza e una organizzazione rapida e imprenditoriale”. Il raggiungimento di queste qualità, ad ogni pié sospinto negate da numerosi consumatori e clienti Telecom, passa attraverso investimenti nella rete telefonica, con 6,7 miliardi di euro previsti per lo sviluppo nel prossimo triennio, e verso un rinnovamento dell’assistenza al cliente, considerata da Ruggiero una priorità.

La gestione delle linee telefoniche è naturalmente al centro delle attività dell’operatore che domina il mercato italiano, che dispone di 22 milioni di linee e di 5,4 milioni di collegamenti ISDN, spesso e volentieri utilizzati dagli utenti residenziali. Su questa rete, oltre 100 milioni di chilometri in doppino in rame, Telecom gestisce 130 miliardi di minuti di traffico ogni anno, il 28 per cento dei quali legati all’accesso ad internet dial-up. Sulle proprie dorsali, peraltro, Telecom ha confermato la migrazione verso la tecnologia IP anche dell’infrastruttura voce.

Ma non è il dial-up nei piani Telecom, che danno invece spazio a banda larga su connettività xDSL (oggi sono mezzo milione gli utenti dei sistemi ADSL e simili) e fibra ottica.

Le offerte ADSL, che Telecom Italia da settembre intende portare ad una velocità potenziale di connessione tra i 640 Kbit e 1,2 megabit al secondo, sono viste dall’azienda come la soluzione broaband per la clientela residenziale. In questo senso secondo Ruggiero alla fine dello scorso anno i servizi ADSL coprivano 800 città dove risiede il 68 per cento dell’utenza internet.

Ruggiero non si è soffermato sull’annoso problema della copertura “a macchia di leopardo” che fa sì che anche in grandi città interi quartieri siano di fatto tagliati fuori dall’ADSL. Ma ha affermato che alla fine del 2004 saranno più di 2mila i centri urbani nei quali sarà disponibile – resta da vedere in qual modo – i servizi ADSL. Su questo fronte Telecom Italia intende comunque investire da qui al 2004 800 milioni di euro.

Uno dei punti forti secondo Ruggiero delle strategie dell’azienda è nel Video on Demand. Telecom Italia è infatti impegnata a lavorare su questo fronte da un certo tempo. “Tecnicamente – ha affermato Ruggiero – saremo pronti a mettere a disposizione film e sport su Video on Demand a novembre”. Ruggiero ha spiegato che prima di lanciare il servizio “vogliamo essere sicuri di essere pronti a lanciare il prodotto nel modo giusto”.

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Pubblicato il 22 lug 2002
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