Classmate PC , il laptop pensato per i paesi tecnologicamente arretrati su cui Intel ha deciso di puntare per sfidare la Children’s Machine di Negroponte, non è attualmente commercializzato con distro Linux : per quanto esista la possibilità di scegliere in quale configurazione averlo, per ora sono in commercio solo le varianti con incluso Windows XPe .
Agnes Kwan, portavoce del chipmaker, ha dichiarato a riguardo che “i sistemi Classmate basati su Linux saranno disponibili su ogni mercato, ma la scelta tra Windows e Linux toccherà alle scuole che acquisteranno i pc”. E le scuole e le istituzioni di Messico e Brasile, i due paesi ove Classmate PC è attualmente in vendita, hanno deciso di affidarsi a Windows piuttosto che alle soluzioni open.
Per quanto siano un progetto di casa Intel, i portatili a basso costo vengono sviluppati ed assemblati da produttori appartenenti ai mercati su cui essi verranno poi venduti, e ad essi compete anche la scelta della distribuzione Linux da associare alle macchine . Il lavoro di ottimizzazione delle varie distro esistenti è ancora in corso, e l’unica scelta che è attualmente certificata per l’hardware del Classmate PC è Mandriva Linux .
Non è quindi responsabilità di Intel l’adozione del laptop in versione pinguino: il layout dei componenti di Classmate PC, così come previsto dalla versione di riferimento, prevede l’utilizzo di un Celeron M con clock a 900 MHz, 256 megabyte di RAM DDR2, 1 gigabyte di memoria NAND flash connessa tramite USB e il pieno supporto alla connettività sia via WiFi che con collegamento ethernet.
Al contrario della Children’s Machine, sviluppata dal consorzio One Laptop per Child con l’intento di riprogettare hardware e software preesistenti in funzione di mercati totalmente differenti da quelli tradizionali, Classmate PC ambisce a fornire le stesse possibilità di utilizzo disponibili nel mondo tecnologicamente più progredito , tanto che Intel stessa ha avuto in passato occasione di definire la Children’s Machine “un gadget” e non un vero PC.
La scelta di Santa Clara si riflette poi sul prezzo finale: Classmate PC offre tutte le sue capacità al costo non proprio economicissimo di circa 400 dollari, contro i 150 del ben più abbordabile concorrente. Target diversi per ambienti operativi piuttosto lontani : Classmate PC monta persino un chip Trusted Platform Module per interfacciarsi con l’hardware fortemente compromesso protetto dalle tecnologie DRM, contro la vocazione decisamente più open della Children’s Machine.
Alfonso Maruccia