Basta un blog per l'inclusione democratica?

Basta un blog per l'inclusione democratica?

Ci prova la Regione Toscana con un'iniziativa che mira a coinvolgere gli utenti nella stesura di una legge regionale. Dopo quasi una settimana di blog, però, nessuno vi ha pubblicato commenti
Ci prova la Regione Toscana con un'iniziativa che mira a coinvolgere gli utenti nella stesura di una legge regionale. Dopo quasi una settimana di blog, però, nessuno vi ha pubblicato commenti

Firenze – C’è entusiasmo attorno ad un innovativo tentativo di net democracy messo a punto dalla Regione Toscana, un tentativo che si lega alla stesura della nuova legge sulla partecipazione , primo testo in Italia sull’inclusione democratica. È stato infatti messo a punto un blog, raggiungibile da qui , con cui si intendono stimolare commenti e opinioni dei cittadini attorno alla nuova normativa.

Sul sito, Agostino Fragai, assessore regionale alle Riforme Istituzionali, al rapporto con gli Enti Locali e alla partecipazione dei cittadini, spiega il senso di una normativa che nasce proprio dalla volontà di trovare nuove connessioni tra il cittadino e la politica , e in questo senso l’utilizzo della rete per un testo del genere appare del tutto naturale.

Secondo Fragai il blog è un modo in più “per continuare a rendere partecipata la stesura di questa legge”.

Al momento, il tentativo non sembra navigare in buone acque. Il 4 aprile è apparso un primo post che descrive il senso dell’iniziativa online:
“Lo scorso 27 marzo è stato approvato il documento preliminare che potete scaricare dalla home page. Avete impressioni da condividere con noi o consigli che volete suggerirci?”

Un post al quale, per il momento, nessuno ha risposto.

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Pubblicato il
11 apr 2007
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