Roma – Ha dell’incredibile la notizia diffusa ieri di un clamoroso errore nella gestione dei log telefonici, un errore che uno studente di 15 anni in Pennsylvania ha pagato con 12 giorni di carcere minorile .
L’11 marzo alle 3 e 12 del mattino, raccontano le cronache, l’evidentemente insonne Cody Webb ha telefonato al service del suo distretto scolastico per sapere di eventuali cambiamenti nell’orario delle lezioni. Stando ai log, alle 3.17 di quello stesso giorno qualcuno ha registrato sulla segreteria di quel service un messaggio in cui si sosteneva che nella scuola frequentata da Webb si trovava un ordigno esplosivo .
La mattina, scoprendo il messaggio e guardando i log e il numero di cellulare di Webb, il preside ha ritenuto non senza una certa superficialità che Webb fosse l’autore del messaggio, una tesi condivisa dalla polizia che non ha ascoltato i suoi dinieghi. Ed è stato così tratto in arresto con l’accusa di aver minacciato l’uso di “un ordigno di distruzione di massa”.
Nel carcere minorile di Westmoreland (nella foto), Webb è rimasto per 12 giorni prima che la faccenda venisse chiarita. Non solo non è stato lui a telefonare, ma quella telefonata di minaccia non è arrivata alle 3 e 17 ma un’ora dopo, alle 4 e 17. Il service scolastico non era infatti stato aggiornato all’ora legale .
La famiglia dello studente sta valutando se far causa alla scuola e alla polizia.