Pechino – Non uno o due, ma quasi tutti gli autori di un certo tipo di crimine in Cina è stato corrotto dalla rete. A sostenerlo è un portavoce delle forze di polizia, Wu Heping, che alle agenzie internazionali fa sapere che nel caso dei giovani , l’80 per cento dei reati viene commesso da chi è stato traviato dall’uso di Internet.
“Negli ultimi anni – sottolinea Wu -, guardando i casi che abbiamo seguito, la proporzione di giovani colpevoli di furto, abusi sessuali o rapine che usano molto Internet o che sono stati corrotti dalla pornografia online è molto elevata. I nostri dati preliminari relativi ai giovani criminali arrestati dicono che quasi l’80 per cento di loro sono stati sedotti da Internet”.
Quel mostro che è Internet fruito da giovani passionali incapaci di un giudizio proprio e privi dei filtri della consapevolezza, insomma, trasforma il giovane cinese in un soggetto da galera. “È doloroso per tutti – sostiene Wu – sapere che i crimini vengono commessi da gente che è stata corrotta da immagini oscene”.
Il perché Wu abbia deciso di dire tutto questo in una conferenza stampa è presto detto: nei giorni scorsi le autorità cinesi hanno lanciato un crackdown contro il pornoweb , che non tutti hanno accolto con favore.
“Il sistema di pubblica sicurezza – spiega ora Wu – farà rispettare la legge con questa campagna e inoltre raccoglierà suggerimenti dal pubblico su come ripulire Internet”.