Larga banda, un diritto per tutti

Larga banda, un diritto per tutti

di Ermanno Delia (Kpnqwest Italia). Il diritto all'informazione richiamato dal presidente della Repubblica Ciampi indica la via anche per l'accesso agli strumenti dell'informazione. No agli info-poveri
di Ermanno Delia (Kpnqwest Italia). Il diritto all'informazione richiamato dal presidente della Repubblica Ciampi indica la via anche per l'accesso agli strumenti dell'informazione. No agli info-poveri


Roma – Le parole del Presidente della Repubblica su democrazia e pluralismo dell’informazione rappresentano un chiaro invito ad anticipare normativamente l’innovazione tecnologica:

“La garanzia del pluralismo e dell’imparzialità dell’informazione costituisce strumento essenziale per la realizzazione di una democrazia compiuta… Il tema investe l’intero sistema delle comunicazioni dalla stampa quotidiana e periodica alla radiodiffusione e richiede un’attenta riflessione sugli apparati di comunicazione anche alla luce delle più recenti innovazioni tecnologiche e della conseguente diffusione del sistema digitale”.

L’innovazione tecnologica può essere motivo di crescita e prosperità se diffusa o causa di emarginazione e diseguaglianza se negata a parte del Paese.

In quest’ottica l’accesso ad opportuni servizi di comunicazione rappresenta un diritto civile e sociale che uno stato moderno deve garantire per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali: istruzione e teleformazione, lavoro, creazione di posti di lavoro e telelavoro, interventi sanitari più immediati ed efficienti mediante applicazioni di telemedicina.

Adeguati servizi di comunicazione, ed in particolare i servizi di accesso alla Larga Banda, rappresentano gli strumenti essenziali per il raggiungimento di tali finalità.

Nella discussione di modifica dell’articolo 117 della Costituzione dovrebbe essere previsto che i servizi di accesso alla larga banda rientrino nel “livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale” descritti alla lettera (m) dell’ articolo 117 .

Con l’e-government i servizi pubblici passano attraverso Internet. Ove la Larga Banda non fosse diffusa su tutto il territorio nazionale e a condizioni economiche sostenibili, servizi di “livello essenziale” verrebbero fruiti solo da alcuni cittadini determinando una popolazione di serie A (info-ricchi) ed una di serie B (info-poveri).

Tale distinzione violerebbe il principio costituzionale di eguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione e sarebbe inaccettabile in uno stato democratico moderno.

L’accesso alla Larga Banda avviene ad oggi ed avverrà nel prossimo futuro principalmente attraverso le tecnologie XDSL. E’ necessario che queste divengano accessibili a tutti i cittadini che ne facciano richiesta a condizioni economiche sostenibili come avviene per il servizio telefonico.

Occorre valutare seriamente l’estensione del concetto di Servizio Universale per comprendervi i servizi e le tecnologie di accesso a Larga Banda. E’ necessario intervenire celermente per evitare che il gap tra info-ricchi e info-poveri si accentui man mano che servizi pubblici e privati saranno fruiti attraverso la rete.

Ermanno Delia
membro del Board dell’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP)

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Pubblicato il
25 lug 2002
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