Il PC da 10 dollari è possibile

Il PC da 10 dollari è possibile

Lo sostiene il Governo indiano, che accarezza un progetto senza precedenti. Già pronti due design di PC supereconomici. Entro due anni potrebbero essere sul mercato, in tempo per la diffusione del broad band in tutto il paese
Lo sostiene il Governo indiano, che accarezza un progetto senza precedenti. Già pronti due design di PC supereconomici. Entro due anni potrebbero essere sul mercato, in tempo per la diffusione del broad band in tutto il paese

È realistico pensare di poter costruire un laptop che costi non più di 10 dollari? Sebbene ogni scetticismo sia evidentemente giustificato, il Governo indiano si dimostra deciso a perseguire questo clamoroso obiettivo.

Nuova Delhi, che ha già rifiutato di adottare il laptop ideato da Nicholas Negroponte per i paesi in via di sviluppo, ha fatto sapere via Times of India che si stanno analizzando al momento due progetti di computer super-economici, selezionati tra quelli pervenuti fino a questo momento dalla comunità scientifica. Uno è stato ideato da uno studente dell’Istituto di Tecnologia di Vellore ed un secondo da un ricercatore dell’Istituto delle Scienze di Bangalore. Di entrambi non si sa molto, ma si sa che si fondano su una sola scheda di circuiti integrati .

Il governo indiano, che come noto prevede di offrire banda larga gratuita per tutti entro il 2009 , sta cercando di stimolare l’industria di settore per un progetto decisamente ambizioso. La strada è in salita: il costo dei portatili fin qui ideati nei due progetti non scende sotto i 47 dollari a pezzo.

A detta del Ministero però la domanda di un portatile di questo tipo sarebbe così elevata nel paese che è possibile prevederne il crollo del prezzo . “Il costo (fin qui ipotizzato, ndr.) – fanno sapere i funzionari governativi – è incoraggiante, e speriamo che possa scendere a 10 dollari. Valuteremo anche la possibilità che qualche azienda indiana si occupi di costruire le singole parti” dei PC.

Una scelta dal sapore autarchico , quindi, peraltro comprensibile se si pensa come oggi la spesa per la realizzazione di componenti informatici, persino nei paesi asiatici, per quanto possa essere contenuta, non consentirebbe di rientrare negli obiettivi del governo. In prima linea vi sarebbe Semiconductor Complex , consorzio al quale il Governo guarda con interesse e che sarà coinvolto assieme alle più brillanti menti del paese in un incontro che si terrà nelle prossime settimane a Bangalore.

Quel che appare chiaro è che non si tratta di un progetto estemporaneo : il Governo ci punta davvero e, oltre ad aver allertato la comunità industriale, ha già diramato direttive per portare gli obiettivi del PC superconomico all’interno delle organizzazioni a cui fa capo l’intero settore della ricerca tecnologica indiana.

Secondo il Times of India l’ottenimento del risultato sarebbe persino vicino. Una fonte riportata dal quotidiano afferma che il PC potrebbe vedere la luce entro un paio d’anni . “Non vogliamo correre – dicono i funzionari del Governo – Molti sono i problemi che devono essere risolti, come le royalty al designer una volta che il prodotto viene brevettato. Realizzare un prototipo, poi, richiederà del tempo”.

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Pubblicato il 7 mag 2007
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