25 maggio sciopero generale in Telecom Italia

25 maggio sciopero generale in Telecom Italia

Lo annunciano i sindacati che intendono così riaccendere l'attenzione sulla situazione occupazionale dell'azienda nel momento più caldo della sua storia
Lo annunciano i sindacati che intendono così riaccendere l'attenzione sulla situazione occupazionale dell'azienda nel momento più caldo della sua storia

Roma – Durerà 4 ore lo sciopero indetto dai dipendenti di Telecom Italia per il prossimo 25 maggio, un’astensione dal lavoro che toccherà tutti i settori operativi dell’azienda e che sarà “rafforzato” da tre manifestazioni parallele. In particolare, si terranno tre presidi dinanzi alla sede del ministero delle Comunicazioni a Roma, dell’Autorità TLC a Napoli e a Milano, davanti alla sede di Telecom Italia.

Ad annunciare lo sciopero sono stati ieri i rappresentanti sindacali del coordinamento nazionale RSU di Telecom Italia, che hanno lavorato con le segreterie nazionali dei sindacati confederali e di categoria. Tutti si sono detti preoccupati della situazione in cui versa oggi l’azienda.

In una nota, in sindacati spiegano che le maggiori preoccupazioni nascono dal fatto che Telecom oggi “si sta muovendo in un quadro di incertezza e contraddizioni” nel quale “non si conoscono le finalità del piano industriale né quello che sarà il nuovo quadro dirigente”.

Secondo i lavoratori, è altrettanto grave che il Governo non abbia “mai risposto alle richieste di incontro con i sindacati confederali e di categoria per poter avviare un confronto sulle politiche industriali delle TLC nel nostro paese”. All’Autorità TLC, invece, viene rimproverato di non aver previsto, “se pur a fronte di varie richieste, la consultazione con il sindacato per conoscere gli indirizzi sulle future norme regolatorie della rete nelle TLC”.

Da qui gli obiettivi dello sciopero che, secondo il segretario generale di UILCom, Bruno Di Cola, sono quelli di “conquistare i tavoli di confronto con l’azienda, il Governo e l’Authority, per rimettere al centro il lavoro e i lavoratori stanchi di essere emarginati, e poter discutere del proprio futuro e del futuro delle TLC in Italia”.

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Pubblicato il 9 mag 2007
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