Polonia, denunciati per sottotitoli illegali online

Polonia, denunciati per sottotitoli illegali online

Rischiano due anni di carcere gli amministratori di una community che si proponeva di condividere sottotitoli polacchi di film non ancora doppiati, senza fini commerciali
Rischiano due anni di carcere gli amministratori di una community che si proponeva di condividere sottotitoli polacchi di film non ancora doppiati, senza fini commerciali

Varsavia – Traduzione illegale di film stranieri. Questa l’accusa che pende sul capo di sei amministratori e traduttori che collaborano a Napisy.org , una community polacca che risiede su server tedesco, il cui intento è la condivisione di traduzioni polacche di film stranieri non ancora doppiati.

È PolishLinux.org a diffondere per primo la notizia: la polizia polacca, che opera sotto l’egida della fondazione polacca per la protezione dei contenuti audio-video ( FOTA ), in collaborazione con i colleghi tedeschi nel tentativo di debellare ogni forma di pirateria, avrebbe fatto irruzione nell’abitazione dei sei collaboratori di Napisy , requisendo gli attrezzi del mestiere. Trattenuti e interrogati dalla polizia, amministratori e traduttori rischiano fino a due anni di carcere per aver violato le leggi polacche che tutelano la proprietà intellettuale.

Tempestivo l’intervento sui media locali di Krzysztof Czerepak, amministratore di Napisy.org , intervento di cui PolishLinux fornisce una traduzione dal polacco. Czerepak non è convinto dell’illiceità del servizio di “sottotitoli generati dagli utenti” offerto da Napisy : già nel corso del 2005 Napisy era stato minacciato dal distributore polacco Gutek Film, ma i fansubber avevano continuato indefessi a tradurre, senza conseguenza alcuna.

Se la legge polacca impone di richiedere l’autorizzazione del detentore dei diritti prima di operare su materiale protetto, Napisy, facendo appello alla sua natura amatoriale e ai suoi intenti non commerciali , sembrava poter far ricadere il suo operato nell’ambito di un corrispettivo locale del fair use statunitense. Fino ai giorni scorsi.

Il servizio offerto da Napisy, infatti, pur essendo di natura non commerciale, sottolinea ArsTechnica , minaccia il mercato dell’audiovisivo in quanto l’utente finale, spesso, affianca la traduzione polacca a film in lingua originale rippati illegalmente , disponibili sul mercato sommerso ben prima di quelli destinati al pubblico locale, presso i circuiti distributivi tradizionali. Dei prodotti originali doppiati, si rivale con una punta di orgoglio Czerepak, che spesso vengono confezionati da professionisti traendo spunto dalle traduzioni amatoriali condivise presso Napisy , senza che nessuno parli di violazione della legge.

L’offensiva della polizia polacca, per quanto inedita, è inquadrata da BoingBoing in una prospettiva inquietante . L’episodio polacco rappresenterebbe il primo segnale del manifestarsi di un’azione di inasprimento della tutela della proprietà intellettuale, orchestrata a livello internazionale e spinta dagli Stati Uniti sotto la minaccia di sanzioni economiche. Compare anche l’Italia fra i paesi annoverati nella watchlist presentata al Congresso USA dall’ Office of the United States Trade Representative .

Gaia Bottà

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Pubblicato il
21 mag 2007
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