Cellulari innocui grazie a un paio di slip

Cellulari innocui grazie a un paio di slip

Un'azienda svizzera ha realizzato uno speciale paio di slip anti-radiazioni, studiati per chi conserva il telefonino nella tasca dei pantaloni
Un'azienda svizzera ha realizzato uno speciale paio di slip anti-radiazioni, studiati per chi conserva il telefonino nella tasca dei pantaloni

Roma – Scegliere con cura la biancheria intima è molto importante, soprattutto se questa deve avere funzioni protettive. Non servono però a nulla le proverbiali “mutande di ghisa”, care ai più tradizionalisti, se il desiderio è difendersi da insidie non tangibili né visibili né scientificamente provate , come le emissioni elettromagnetiche dei cellulari. E a questa esigenza sembrano voler rispondere le mutande anti-radiazioni proposte da ISA Bodywear .

La notizia è più che mai di costume e proviene dal sito francese Le Matin Online . L’azienda svizzera che le ha presentate, nella fiera persona del loro inventore Andreas Sallmann (vedi foto), è specializzata nella produzione di abbigliamento intimo e ha concepito una nuova linea di biancheria intima maschile per salvaguardare il seme maschile dell’uomo dalle radiazioni nocive emesse dai telefoni cellulari. Lo slip è prodotto in un tessuto realizzato con filo d’argento, che l’azienda assicura essere in grado di bloccare le emissioni dei cellulari.

L'inventore Come è facile intuire, lo speciale “capino” di biancheria esprime la sua massima utilità qualora il telefonino venga tenuto dall’utente in prossimità del bacino, ad esempio in una tasca dei pantaloni. Sallmann tiene anche a precisare che è opportuno non mantenere il telefonino all’interno dello slip (?): innanzitutto perché ne vanifica le benefiche qualità, ma anche perché l’utente corre il rischio che l’apparecchio, così accuratamente schermato, non riceva alcun segnale.

La “tiratura” di questi slip è stata fino ad oggi di 4mila unità, 500 delle quali saranno disponibili a chi si presenterà, in qualità di beta-tester, inviando un messaggio di posta elettronica a ISA Bodywear (l’indirizzo è accessibile dalla homepage cliccando su “Kontact”). Chi prima arriva, meglio… indossa e telefona .

Dario Bonacina

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Pubblicato il
22 mag 2007
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