Procedono i lavori di trasformazione del discusso microcosmo virtuale di Second Life, diretti a fornire una esperienza sempre più simile alla First Life : dopo aver dovuto subire lo scandalo del riciclaggio di denaro sporco nel proprio metamondo, Linden Lab ora pensa ad introdurre paesaggi da cartolina e condizioni atmosferiche più realistiche, grazie all’acquisizione di tecnologie e algoritmi ad hoc .
Gli engine alla base di questo lifting alla grafica del metamondo sono quelli sviluppati dalla dotcom Windward Mark Interactive . Nella fattispecie, Linden ha acquisito i diritti su WindLight , tecnologia specializzata nel rendering fotorealistico della luce atmosferica degli ambienti e Nimble , “il sistema di nuvole 3D” come viene definito dalla stessa società produttrice, pensato per la creazione realistica di nembi , cumulonembi , stratocumuli e via vaporizzando.
Le due tecnologie, perfettamente integrabili tra di loro, dovrebbero contribuire a trasformare l’apparenza di Second Life in maniera radicale : per avere un’idea di come possa presentarsi una tipica scena del metamondo “dopo il trattamento”, è possibile dare un’occhiata all’immagine composita pubblicata in rete da TechCrunch .
Certo, considerando che in SL si può volare a proprio piacimento magari non sarà una vera e propria rivoluzione, ma un tocco di realismo in più si farà certamente apprezzare dal nugolo di residenti ospitati nella server farm di Linden: per avere un’idea più chiara di cosa possano offrire i motori grafici appena acquisiti, è possibile consultare la pagina di video e screenshot di Windlight e un più veloce e diretto video su YouTube per Nimble.
Ad acquisizione completata, sia WindLight che Nimble verranno distribuiti per mezzo della stessa licenza GPL già adottata a suo tempo per il metamondo. Quel che si spera, come segnala pungente Kotaku , è che il morbo dell’inquinamento atmosferico non passi a far danni anche nella Seconda Vita , dopo aver danneggiato a livelli cataclismatici le condizioni di cieli, acque e terre emerse nella Prima.
Alfonso Maruccia