ADSL, altro giro nuova corsa: varato il Bitstream

ADSL, altro giro nuova corsa: varato il Bitstream

Dietro questa denominazione l'attesa evoluzione dell'ADSL italiano, che consentirà agli operatori alternativi a Telecom di muoversi in modo del tutto nuovo. Le speranze? Giù le tariffe, su il numero e la varietà delle offerte
Dietro questa denominazione l'attesa evoluzione dell'ADSL italiano, che consentirà agli operatori alternativi a Telecom di muoversi in modo del tutto nuovo. Le speranze? Giù le tariffe, su il numero e la varietà delle offerte

È stato approvato ieri dal Consiglio dell’Autorità TLC uno dei provvedimenti più attesi da operatori e utenti ADSL, ossia la delibera Bitstream . Una delibera che, una volta efficace, potrebbe cambiare completamente le carte in tavola nel settore, dando agli ISP autonomia di movimento rispetto a Telecom Italia, costringendo i prezzi verso il basso e aumentando la varietà delle offerte.

La chiave del Bitstream come approvato nella delibera, ha spiegato l’Autorità in una nota, sta nella possibilità per gli operatori alternativi a Telecom Italia di fornire banda molto più larga che in passato , utile ad esempio alla veicolazione di servizi multimediali e televisivi.

Sulla carta, Bitstream significa anche possibilità per gli operatori di contare su costi di accesso alla rete certi e più bassi , perché calcolati in modo più coerente che in passato, il che si traduce nell’apertura del mercato ad una maggiore concorrenza, spinta anche dalla possibilità di realizzare offerte assai diverse tra loro. Questo si deve anche al fatto che con il Bitstream gli operatori alternativi dovrebbero conquistare una pressoché assoluta indipendenza tecnica da Telecom Italia, potendo così accedere alle strutture di rete in modo molto più agile, fornendo contestualmente anche nuove e migliori garanzie agli utenti sulla tipologia e qualità del servizio. Il significato primo di Bitstream è infatti proprio quello di “fornitura di accesso alla rete pubblica di comunicazione”.

Stando alla nota di Agcom, la delibera “stabilisce in modo dettagliato le caratteristiche dell’offerta Bitstream, l’utilizzo delle diverse tecnologie disponibili, la qualità dei servizi e le modalità per la definizione delle relative tariffe da parte di Telecom Italia”.

Una volta operativo, il Bitstream di fatto andrà ad aggiungersi allo shared access e al full unbundling nelle modalità di accesso alla rete ma, rispetto alle due modalità già esistenti, almeno sulla carta fornirà condizioni del tutto nuove

Perché Bistream diventi una realtà anche in Italia (sono molti i paesi dove già è adottato) non dovrebbe passare molto tempo: dopo la pubblicazione della delibera Telecom Italia ha quindici giorni per sottoporre l’offerta Bitstream all’Autorità TLC. Una volta valutata l’offerta, e verificata la rispondenza con i requisiti della delibera, potrà essere adottata dagli operatori.

Per comprendere fino a che punto l’Autorità TLC si sia spinta nel promuovere Bistream, comunque, è necessario attendere la pubblicazione della delibera. Il timore di molti operatori in questi anni, da quando è iniziata a montare l’attesa per il Bitstream italiano, è che si concretizzi un’attuazione solo parziale delle sue potenzialità.

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Pubblicato il
24 mag 2007
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