Google Video oscura Sex Crimes and the Vatican

Google Video oscura Sex Crimes and the Vatican

Sul sito di video sharing del portalone americano il documentario più visto dagli utenti italiani non è più disponibile. Era stato visto 600mila volte. La rimozione è dovuta ad una richiesta della BBC?
Sul sito di video sharing del portalone americano il documentario più visto dagli utenti italiani non è più disponibile. Era stato visto 600mila volte. La rimozione è dovuta ad una richiesta della BBC?

Con un certo sconcerto in queste ore gli utenti italiani rilevano, e lo scrivono su forum e blog, che il video Sex Crimes and the Vatican che tanto scandalo ha provocato è stato rimosso da Google Video .

All’indirizzo a cui era reperibile fino a poche ore fa, il servizio della BBC, visto 600mila volte negli ultimi giorni (era il più popolare e discusso video presso l’utenza italiana), non è più disponibile . “Siamo spiacenti – si legge nella pagina che ne ha preso il posto – questo video non è disponibile”.

Le motivazioni formali più probabili per la rimozione del video sono una rivendicazione dei diritti di proprietà intellettuale da parte della BBC , che come noto ha di recente concesso in licenza il video alla RAI, che lo trasmetterà nei prossimi giorni nel corso di un programma condotto dal giornalista Michele Santoro. Inutile dire, però, che la popolarità assunta dal video e ancor di più la pesante accusa all’attuale pontefice Benedetto XVI, resa esplicita con riferimento a documenti “segreti” e altro ancora, fa sorgere in molti il dubbio che la rimozione del video possa essere dovuta ad altre cause.

Sia come sia, il video, raccontato da alcuni blogger , da Punto Informatico e poi da BeppeGrillo.it ed infine citato sui media mainstream, viene ripreso e ulteriormente diffuso ancora una volta da Bispensiero.it , a cui si devono peraltro anche i sottotitoli italiani che hanno contribuito non poco a far conoscere agli utenti del Belpaese i contenuti scottanti del servizio BBC.

In una nota, Bispensiero annuncia: “Noi vi assicuriamo che finchè la RAI non lo trasmetterà, ed è assurdo che si stia aspettando così tanto, troverete sempre modo di vederlo. È ormai ovunque in rete”. Il riferimento per vederlo ora è YouTube, sul quale è pubblicato in quattro parti , ma non è detto che vi rimanga a lungo. È peraltro assai probabile che stia già circolando su altri siti e sulle reti del peer-to-peer.

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Pubblicato il 25 mag 2007
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