Forse sarebbe stato meglio chiamarla “Alice non tutto incluso”. Già, perché nell’ambito della campagna pubblicitaria dell’offerta Alice Tutto Incluso , in alcuni messaggi sono state evidenziate alcune omissioni informative, che secondo l’ Antitrust hanno reso ingannevole la campagna medesima.
Il Garante della Concorrenza e del Mercato è intervenuto, anche in questa occasione, in seguito all’esposto di un consumatore, che ha segnalato la presunta ingannevolezza del messaggio pubblicitario di un cartellone relativo ad Alice Tutto Incluso e di una pagina web relativa alla medesima offerta. All’attenzione dell’Antitrust sono state evidenziate alcune omissioni, relative a:
– costi di attivazione del servizio (69 euro);
– telefonate comprese ed escluse (l’offerta include solo quelle generate verso utenze Telecom Italia);
– costo del canone di linea.
Mentre la presentazione web dell’offerta è stata parzialmente “assolta”, sentito anche il parere espresso in merito da Agcom , la campagna di Alice Tutto Incluso è stata ritenuta ingannevole per le varie omissioni informative su caratteristiche e condizioni economiche dell’offerta. La multa comminata dall’Antitrust a Telecom Italia ammonta a 62.100 euro.
I dettagli del provvedimento dell’Authority (classificato al n. 16826) sono consultabili sul bollettino che à stato pubblicato ieri.
Dario Bonacina