Teletrasportano fotoni alle Canarie

Teletrasportano fotoni alle Canarie

Scienziati europei al lavoro per nuove forme di comunicazione. Un grande passo nello sviluppo di nuove trasmissioni sicure, un passo piccolo per le speranze degli aficionado di Star Trek
Scienziati europei al lavoro per nuove forme di comunicazione. Un grande passo nello sviluppo di nuove trasmissioni sicure, un passo piccolo per le speranze degli aficionado di Star Trek

Nessuno si illuda: teletrasportare persone (o almeno oggetti) è ancora ben al di là delle capacità degli scienziati. Ma un esperimento compiuto da ricercatori ESA alle Canarie ha dimostrato la possibilità di smaterializzare fotoni e rimaterializzarli a quasi 150 chilometri di distanza. Lo studio che riassume l’intera esperienza è stato pubblicato sulla rivista Nature Physic .

Invece di trasportare fisicamente la materia da un punto all’altro dello spazio, gli scienziati hanno sfruttato il celebre “effetto spooky” descritto da Albert Einstein : l’informazione teletrasportata riguarda lo stato della materia, che viene quindi in qualche modo distrutta all’origine e ricreata a destinazione. Si tratta dello stesso tipo di idea alla base di certe tecnologie di Star Trek .

La distanza coperta, quasi 90 miglia tra l’isola di La Palma e quella di Tenerife , ha permesso di coprire una misura dieci volte superiore agli esperimenti precedenti: lo scopo era dimostrare la reale applicabilità di queste teorie nel mondo reale, una sorta di “studio di fattibilità” commissionato dall’Agenzia Spaziale Europea.

“Volevamo davvero dimostrare che poteva essere fatto nel mondo reale e il nostro sogno è andare nello spazio e provarci lì” ha detto Robert Ursin dell’università di Vienna, tra gli scienziati ESA che collaborano al progetto: “Questo tipo di esperimenti potrà essere utile in futuro per teletrasportare informazioni da un posto all’altro ma” – ha sottolineato il ricercatore – “il nostro sistema non è in grado di trasportare materia”.

Due fotoni vengono generati con caratteristiche tali da produrre variazioni identiche nel loro stato se stimolati allo stesso modo: un terzo fotone viene teletrasportato dalla sorgente alla stazione ricevente, con annesse le informazioni sullo stato quantico del fotone di partenza che vengono replicate in quello di destinazione. Questo tipo di tecnologia riveste particolare interesse nel campo della crittografia. Sono ipotizzabili applicazioni per garantire trasmissioni di dati sensibili potenzialmente non intercettabili : se anche le informazioni sullo stato quantico venissero catturate da un curioso, quest’ultimo non possiederebbe i due fotoni identici da cui trarre i dati veri e propri.

Potrebbero essere le forze armate gli interlocutori principali (e i finanziatori principali) per sviluppare questo tipo di tecnologie. I militari pare siano dei Trekker sfegatati, visto che starebbero già sviluppando l’ occultamento per i propri veicoli.

Luca Annunziata

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il 6 giu 2007
Link copiato negli appunti