Studenti italiani pronti per il viaggio Microsoft

Studenti italiani pronti per il viaggio Microsoft

All'Imagine Cup 2007 concorrono progetti sviluppati da studenti di tutto il mondo. Si preparano al viaggio per le finali alcuni giovani torinesi, che ad agosto si sposteranno a Seoul. Gates già curiosa fra i progetti
All'Imagine Cup 2007 concorrono progetti sviluppati da studenti di tutto il mondo. Si preparano al viaggio per le finali alcuni giovani torinesi, che ad agosto si sposteranno a Seoul. Gates già curiosa fra i progetti

“Immagina un mondo in cui la tecnologia permetta di offrire una migliore istruzione per tutti”, questo il tema della quinta edizione di Imagine Cup , competizione mondiale patrocinata da Microsoft e rivolta a giovani studenti che ambiscono a sfidarsi a mezzo stringhe di codice . I centomila partecipanti all’edizione 2007 hanno investito passione e competenze acquisite in progetti volti a migliorare la vita di coloro che hanno difficoltà ad accedere alle strutture e ai metodi di lavoro delle ordinarie agenzie educative.

Lo scorso anno la competizione indetta da Microsoft si era rivelata un successo per l’ Italia , prima classificata per la categoria “software design”. I 25mila dollari del premio erano stati assegnati al team Even.ctor di Torino, per il progetto Hello World , un sistema in grado di supportare la diagnosi e di monitorare le condizioni di salute di pazienti affetti da disturbi di natura psichiatrica, consentendo di migliorarne la qualità della vita.

I finalisti di Torino Nei giorni scorsi si sono svolte le selezioni italiane per l’edizione 2007, nelle quali si è formata la squadra che parteciperà alla finale di Seoul, programmata per agosto. Si sono aggiudicati il biglietto aereo e la possibilità di sfidarsi nella fase finale di Imagine Cup gli sviluppatori di ” Yourself “: una liceale di Pinerolo, Melissa Veglio, e Carlo Alberto Boano, Alessandro Cartura e Davide Benato, del Politecnico di Torino. La piattaforma Yourself ha lo scopo di interpretare la grafia degli studenti di scuole elementari, medie e superiori per individuare eventuali difficoltà che possono incidere sulla capacità di apprendimento, o per far emergere qualità cretive o comunicative che possono indirizzare gli studenti nella scelta del proprio percorso scolastico.

Nei giorni scorsi, inoltre, Bill Gates ha ospitato presso il quartier generale di Redmond dieci delle cento squadre finaliste che, in attesa dell’evento di Seoul, esporranno i loro progetti su Second Life . Ciascuna delle squadre selezionate, con la propria sensibilità a questioni che rappresentano una sfida per le istituzioni educative dell’ambiente da cui provengono, ha presentato il suo progetto al cospetto di Gates e di Craig Mundie, che presiede alla ricerca e alle strategie Microsoft. Tre le categorie: “soluzioni IT”, nell’ambito del quale i partecipanti possono scegliere di sviluppare soluzioni software a partire dagli strumenti Microsoft .NET Framework e Visual Studio, o competere sul campo di applicazioni embedded e applicazioni web che operino nell’ambito dell’istruzione; “sfide di abilità”, che mettono i concorrenti di fronte a prove pratiche e teoriche; “arte digitale”, che richiede ai partecipanti di esprimere la loro creatività in progetti di fotografia digitale, cortometraggi, ed interfacce utente originali ed usabili.

Gates ha potuto toccare con mano molte cose: dal progetto egiziano EduCare , che si propone come piattaforma per consentire a famiglie, specialisti e insegnanti di partecipare ed assistere ai progressi di ragazzi disabili, al cinese Openlearning , che consente di creare una rete fra studenti e insegnanti disseminati nelle aree rurali del paese; dai traduttori braille brasiliano e coreano, al joystick del team francese re-Educate , volto a scavalcare le disabilità fisiche, tutti i progetti sono stati oggetto di attenzione e di interesse, riporta AFP . C’è addirittura chi è pronto a giurare che Gates fosse tornato per un istante ragazzino, curioso di smanettare con le applicazioni, intrecciando domande a raffica. E se, fra gli studenti, molti si sono dichiarati tesi e eccitati al cospetto di un mostro sacro dell’IT, qualcun altro, un’impavida ragazza coreana incappata in un problema di compatibilità con la demo di presentazione, non ha esitato a sdrammatizzare: “Dev’essere colpa di un problema con Windows Vista”.

“Se tu vinci, vinciamo tutti”: lo spirito dei giochi a somma non zero pervade questa competizione fra idee e giovani da tutto il mondo. Un incoraggiamento ad investire nelle idee e nei progetti che possono concretamente migliorare la vita di molti. Un gioco in cui è Microsoft stessa a vincere, rastrellando a piene mani idee e nomi di giovani promettenti.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
28 giu 2007
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