Microsoft denuda altre parti di Windows

Microsoft denuda altre parti di Windows

Microsoft procede nell'iniziativa tesa a svelare informazioni e parti del codice di Windows necessarie ai propri concorrenti per creare applicazioni più ottimizzate e maggiormente integrate con Windows
Microsoft procede nell'iniziativa tesa a svelare informazioni e parti del codice di Windows necessarie ai propri concorrenti per creare applicazioni più ottimizzate e maggiormente integrate con Windows


Redmond (USA) – Come parte dell’ accordo pattuito con il Dipartimento di Giustizia (DoJ) e 9 dei 18 stati stati americani che sono parte in causa nel processo antitrust, Microsoft sta rivelando, mattoncino dopo mattoncino, alcune informazioni tecniche su Windows che, per i suoi concorrenti, potrebbero rivelarsi assai preziose per poter concorrere ad armi pari, o quasi, con il gigante di Redmond.

Queste informazioni, che Microsoft aveva fino ad oggi gelosamente custodito, sono state pubblicate sul sito Microsoft Developer Network (MSDN) sotto forma di documentazione e parti di codice, e riguardano oltre 270 API (Application Programming Interface) utilizzate dal software middleware (come il Windows Media Player, Internet Explorer, Outlook Express o MSN Messenger) per interagire con il sistema operativo e sfruttarne a fondo le funzionalità. Le API sono quella parte del sistema operativo che fa da interfaccia fra l’hardware di sistema e il software applicativo

Molti produttori di software, in passato, hanno accusato Microsoft di utilizzare alcune API non documentate di Windows per rendere i propri software più performanti rispetto a quelli della concorrenza. Il Dipartimento di Giustizia ha effettivamente riconosciuto la possibilità che, celando le informazioni riguardanti le interfacce di Windows, Microsoft possa godere di un importante vantaggio rispetto alle società rivali. Di conseguenza, nell’accordo con il DoJ – la cui approvazione o il cui rigetto verrà stabilito il prossimo novembre – Microsoft ha suo malgrado dovuto accettare di rivelare pubblicamente tutte le API di Windows che possano servire alle terze parti per scrivere software in grado di integrarsi al meglio con Windows e sfruttarne a fondo le caratteristiche.

L’iniziativa verrà affiancata a breve dal rilascio di un kit di sviluppo, detto Platform SDK , che consentirà agli sviluppatori di utilizzare con più facilità, all’interno delle proprie applicazioni, le interfacce di programmazione svelate da Microsoft.

A questa mossa seguirà, come si è riportato di recente , il rilascio (atteso a giorni) di un service pack per Windows XP che renderà finalmente possibile, sia per gli OEM che per gli utenti, la trasparente sostituzione dei prodotti middleware integrati in Windows (browser, media player, client di posta elettronica e software di instant messaging) con quelli prodotti da terze parti.

Lo scorso 5 agosto Microsoft documentò anche 113 protocolli di comunicazione utilizzati in Windows per il trasferimento di dati fra client e server. A differenza delle API, che sono libere da royalty, la licenza per l’uso di questi protocolli ha un costo.

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Pubblicato il
29 ago 2002
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