Presi i componenti di The Imperials

Presi i componenti di The Imperials

La banda di cracker italiani che è riuscita non solo ad entrare in numerosi sistemi molto noti ma anche a catturare dati sensibili è stata tradita dagli acquisti effettuati online con i dati rubati di carte di credito
La banda di cracker italiani che è riuscita non solo ad entrare in numerosi sistemi molto noti ma anche a catturare dati sensibili è stata tradita dagli acquisti effettuati online con i dati rubati di carte di credito


Roma – Una indagine che ha richiesto tempo e che si è sviluppata su tutto il territorio italiano ha portato nelle scorse ore all’identificazione e alla denuncia dei tre giovani italiani accusati di far parte della cracker crew nota come “The Imperials”, autrice di numerosi attacchi a sistemi informatici.

A quanto pare, la Polizia Postale e Informatica di Brindisi attribuisce a The Imperials le incursioni in server universitari a Catania, Bari e Lecce, in computer di numerose organizzazioni pubbliche ed enti della pubblica amministrazione. Non solo, i tre componenti della crew avrebbero firmato attacchi anche presso alcuni notissimi provider, come TIN.it, Infostrada, IOL.it, Galactica e Data Sun. L’inchiesta è stata chiamata “105” dalla Polizia Postale come riferimento a Radio 105, una delle vittime delle aggressioni telematiche dei tre.

A tradire The Imperials è stata la sottrazione di dati personali e numeri di carte di credito nel corso delle razzie telematiche e il loro utilizzo per compiere acquisti online. La Polizia deve ancora valutare l’ammontare esatto delle transazioni portate a termine dai tre.

Anche per questo sulla combriccola pesa ora l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla pirateria informatica. Un’accusa che sembra poter essere convalidata anche dal ritrovamento e dal sequestro di computer e altri materiali informatici tra i quali numerosi CD contenenti copie di software contraffatto. Tutto materiale che, da quanto si è saputo, è al momento al vaglio degli inquirenti.

Secondo le autorità, a guidare la crew era A.R., un 20enne matricola della facoltà di Ingegneria informatica presso l’Università di Lecce. Da lì R. avrebbe, tra l’altro, fatto partire una serie di aggressioni informatiche. Gli altri componenti della crew sono di Pavia: si tratta di due fratelli di 20 e 28 anni, uno dei quali studente universitario.

Da quanto si è saputo, il prossimo 8 ottobre il GIP di Brindisi Giuseppe Licci interrogherà R. e gli altri due.

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Pubblicato il
30 ago 2002
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