2010, la fine del telecomando

2010, la fine del telecomando

Via i dispositivi wireless, basterà muovere le mani per indicare al grande occhio dell'home theatre cosa deve fare. Un gesto, un canale
Via i dispositivi wireless, basterà muovere le mani per indicare al grande occhio dell'home theatre cosa deve fare. Un gesto, un canale

Chi l’avrebbe detto che un giorno la cosiddetta ” morra cinese ” sarebbe stata utilizzata per cambiare i canali della televisione? Eppure, secondo l’ International Reporter , un gruppo di scienziati australiani ha ideato un particolare sistema che permette l’interazione con il televisore, il lettore DVD e altri gadget proprio con i soli movimenti della mano.

Al momento gli ingegneri Prashan Premaratne e Quang Nguyen della University of Wollongong hanno realizzato un prototipo capace di interpretare una serie di semplici comandi “manuali” che abilitano le funzioni base dei dispositivi, come ad esempio l’accensione o lo skipping dei canali. In futuro, però, non è esclusa la possibilità di una maggiore interazione, sebbene padroneggiarla potrebbe significare dover apprendere una sorta di “linguaggio gestuale”.

I gesti Il sistema si basa su un’unità centrale, da collegare ai dispositivi, in grado di rilevare a distanza i movimenti delle mani. Di lì in poi si tratta semplicemente di chiudere un pugno (avvio), tirare su un pollice (procedere con i canali), distendere la mano (accensione) etc.

Anche gli ingombri sono minimi. Il test pubblicato su “Institution of Engineering and Technology’s Computer Vision Research Journal” mostra un piccolo scatolotto da posizionare semplicemente in linea con l’utente, quindi magari su un ripiano della libreria o direttamente sul televisore. Il software, inoltre, parrebbe in grado di distinguere i gesti “di comando” da movimenti non intenzionali.

L’obiettivo finale comunque è quello di raggiungere il mercato entro tre anni, magari con una soluzione ultra compatta – integrabile direttamente nell’elettronica di consumo e anche nelle console per i videogiochi. Il che significherebbe dar ragione ancora una volta a Robert Adler , l’inventore del telecomando, secondo cui è “ragionevole e razionale controllare la televisione da dove normalmente ci si siede per guardare la televisione”.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
17 lug 2007
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