Il tramonto di un polo informatico

Il tramonto di un polo informatico

Il sistema informativo di Bpu Banca, caratterizzato da indipendenza, open source e servizi competitivi rischia di perdersi per strada? Lo sostiene qualcuno di coloro che vi hanno contribuito
Il sistema informativo di Bpu Banca, caratterizzato da indipendenza, open source e servizi competitivi rischia di perdersi per strada? Lo sostiene qualcuno di coloro che vi hanno contribuito

Il sistema informativo di Bpu Banca nasce da una scelta coraggiosa effettuata 20 anni fa all’interno di Banca Popolare di Bergamo. La scelta, lungimirante ed illuminata per l’epoca, era orientata all’adozione di standard tecnologici open, allora emergenti, che avrebbero garantito elevata qualità di servizio, bassi costi ed indipendenza dai venditori.

Quello che 20 anni fa era partito come un sogno, un’utopia, all’interno di un laboratorio, con pochi mezzi e un piccolo gruppo di persone altamente specializzate in tecnologie informatiche, nel corso degli anni è cresciuto, si è consolidato ed è ora un’importante realtà che fa funzionare il settimo gruppo bancario italiano.

BPU acquisiva nel corso degli anni un enorme valore culturale dovuto allo sviluppo e alla gestione delle applicazioni con tecnologie che sono oggi di riferimento per il mercato informatico mondiale.

Oggi BPU possiede un sistema informativo con oltre 10.000 postazioni Linux e con la capacità di evolvere autonomamente e di integrare altre piattaforme. L’esperienza e la professionalità di 300 informatici che lavorano sul sistema sono vanto di una realtà che tutto il mondo guarda con molto interesse, a dimostrazione di come le tecnologie open possano supportare anche il business di grandi aziende (1200 filiali, 14mila dipendenti) con elevati livelli di servizio e costi estremamente competitivi.

La fusione del gruppo BPU con Banca Lombarda ha portato i vertici aziendali a scegliere, in controtendenza rispetto ai trend di mercato, il sistema di Banca Lombarda, che ripropone un’architettura tradizionale la cui gestione è principalmente affidata a società esterne.

Si perderà così un polo informatico nel quale lavorano persone con una professionalità altissima, un valore per il territorio Bergamasco e per l’intero mercato IT. Il sistema informativo di BPU verrà smantellato nel giro di un anno, mettendo la parola FINE su una realtà unica nel suo genere.

Con lo smantellamento del sistema informativo di BPU, Bergamo avrà perso l’opportunità di avere un centro di conoscenza, tecnologia e professionalità sul territorio, completamente italiano e con progetti all’avanguardia.

Si perderà con esso anche un importante canale che si era aperto direttamente tra Scuola e mondo del lavoro. Infatti BPU ha un suo laboratorio all’Istituto Tecnico “P. Paleocapa”, attraverso il quale i ragazzi delle classi quarte e quinte possono fare esperienza sul sistema ed avere l’opportunità di accedere a stage in BPU, per arrivare una volta diplomati ad un completo inserimento con eventuali assunzioni all’interno dell’azienda.

Giordano Alborghetti

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Pubblicato il 24 lug 2007
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