In vendita i taser da borsetta

In vendita i taser da borsetta

TASER Inc. pubblica i dati di vendita annuali e annuncia la commercializzazione dei prodotti dedicati all'uomo - o alla donna - della strada. 50mila volt in varie colorazioni
TASER Inc. pubblica i dati di vendita annuali e annuncia la commercializzazione dei prodotti dedicati all'uomo - o alla donna - della strada. 50mila volt in varie colorazioni

TASER procede indefessa nella conquista del mercato nordamericano con i suoi “sfollagente” da elettroshock. Dopo aver dato alla luce le cartucce fulminanti XREP , l’arma non letale usata dalle forze dell’ordine di 40 diversi paesi, si appresta ad entrare sul mercato civile con la messa in vendita della pistola C2 .

Come l’arma gemella pensata per il “law enforcement”, C2 spara contro l’obiettivo due cavi caricati da 50mila volt , quanto basta per immobilizzare e provocare spasmi di dolore insopportabile al presunto aggressore. La principale differenza tra il “taser” militare e quello civile è la distanza, con quest’ultimo capace di far arrivare i cavi-elettroshockanti a circa 4 metri e mezzo, meno della metà di quanto possibile con la versione per i bad boys delle forze armate.

L'arma da borsetta C2 è già in vendita negli store americani al prezzo di 350 dollari, che sono ben poca cosa se si pensa alle possibilità di autodifesa insite nel gadget. Disponibile inoltre anche un design specificamente progettato per l’utenza femminile , che d’ora in poi non dovrà temere le attenzioni eccessive e indesiderate da parte di bruti solo per aver indossato una minigonna.

“Controllerò il mio destino”, si legge su uno degli strilli pubblicitari mostrati sulla pagina web di C2 . Di certo ad avere il controllo, e soprattutto un notevole successo , è per ora l’azienda produttrice: nell’ultimo prospetto degli utili pubblicato, TASER International Inc. ha fatto registrare a giugno un incremento di più del 59% nei ricavi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, per un totale di 25,9 milioni di dollari. Cifre che, vista la crescente richiesta di strumenti di autodifesa nella società americana e non solo, non possono far altro che crescere in futuro.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
26 lug 2007
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