iPhone, anche gli hacker piangono

iPhone, anche gli hacker piangono

O singhiozzano, dopo aver tentato di aprire fisicamente il melafonino, ritrovandosi con un apparecchio bruciacchiato e inservibile
O singhiozzano, dopo aver tentato di aprire fisicamente il melafonino, ritrovandosi con un apparecchio bruciacchiato e inservibile

Forse non è il caso di forzare i lucchetti dell’ iPhone per sbloccarlo: parola di chi l’ha visto andare in fumo sotto i propri occhi solamente pochi secondi dopo averne aperto la cover metallica.

Vincoli e divieti stimolano l’inventiva e la creatività di chi preferisce non subirli e il fatto che il music-phone di Apple sia indissolubilmente legato alla rete mobile di AT&T , si traduce in una sfida assolutamente da affrontare. E c’è chi, dopo aver tentato soluzioni software per raggiungere l’obiettivo, si è preso la briga di smontare fisicamente l’apparecchio, con un risultato devastante (vedi foto in basso).

Nel forum Hackint0sh un utente ha raccontato la sua triste esperienza: “…abbiamo iniziato ad aprire la cover di metallo (dopo aver rimosso le tre viti) e PUFF, è andato in fumo, penso che il mio collega abbia toccato qualcosa. È letteralmente andato in una nuvola di fumo nero. Era così caldo che nel tentativo di prenderlo mi sono scottato le dita. Quindi, questa è certamente la parte più difficoltosa dell’intero processo. Non so cosa sia successo, non appena sono uscito dalla stanza per prendere qualcosa ho sentito un urlo. A tutti voi là fuori, fate attenzione…”.

Verosimilmente, l’utente che ha raccontato l’incidente – o il suo compagno di sventura – ha maneggiato impropriamente la batteria dell’apparecchio, che si è… ribellata ai suoi aggressori. Ne sono convinti anche altri utenti che, nel medesimo forum, hanno commentato quanto accaduto. Una cosa è certa: contrariamente a quanto si è verificato con le batterie Nokia, qui Apple non riconoscerà alcun danno.

L'incidente

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Pubblicato il
4 set 2007
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