Alla Camera una iniezione di open source

Alla Camera una iniezione di open source

Seppure non vincolante, questa è una delle novità previste nella gestione di Montecitorio. Online anche i video delle sedute in Commissione, ma si parla anche di VoIP, formati e standard aperti e persino di biometria
Seppure non vincolante, questa è una delle novità previste nella gestione di Montecitorio. Online anche i video delle sedute in Commissione, ma si parla anche di VoIP, formati e standard aperti e persino di biometria

“La Camera, premesso che
– sono stati installati impianti fissi e mobili di video registrazione per le Commissioni; è stata installata una nuova sala regia; si registrano in genere solo alcune audizioni e indagini conoscitive
– impegna il Collegio dei Questori a verificare la possibilità e le risorse necessarie affinché siano videoregistrati integralmente i lavori delle Commissioni e resi disponibili, oltre che sul canale satellitare, anche sul sito web e su piattaforma aperta peer to peer “.

Si leggono cose di questo genere sul progetto di bilancio della Camera dei Deputati per il 2007, un progetto che nasconde diverse sorprese. Oltre all’ulteriore diffusione dell’audiovideo si parla di open source , digitalizzazione , VoIP e altro ancora.

Le proposte sono state avanzate dai deputati radicali della Rosa nel Pugno ; ecco alcune delle richieste più significative e cosa è stato ottenuto:

– si chiede che siano videoregistrati integralmente i lavori delle Commissioni e resi disponibili oltre che sul canale satellitare, anche sul sito web e su piattaforma aperta peer to peer
accolto, decisione subordinata a piano di fattibilità e costi

– la Camera ogni anno spende circa 8 milioni e 700 mila euro per la stampa degli atti parlamentari e quotidianamente si vedono gettati enormi quantità di tali documenti cartacei; si chiede l’immediata valorizzazione dei servizi online , così come già avviene al Parlamento europeo, garantendo comunque gli stampati per chi ne fa espressa richiesta.
accolto, passaggio già parzialmente in atto

– attivazione del sistema di telefonia VoIP su tutte le linee in uso alla Camera dei deputati;
accolto come raccomandazione, previa verifica fattibilità e risorse necessarie

– estensione dell’ utilizzo dei software open source gratuiti a tutte le macchine informatiche dei deputati, dei Gruppi Parlamentari e dell’amministrazione della Camera
accolto come raccomandazione

– si ritiene di fondamentale importanza dare la possibilità ai cittadini di conoscere l’attività delle istituzioni elettive ed in particolare della Camera dei deputati e dei singoli Deputati; purtroppo si registrano barriere di varia natura circa l’accessibilità e la trasparenza di suddetti dati, che dovrebbero essere pubblicati in formati standard, liberi e aperti (es. XML); si considera necessario, al fine dell’implementazione dell’e-democracy, l’ampliamento e aggiornamento della pubblicazione in rete degli atti e delle attività istituzionali; per queste ragioni le richieste sono quelle di aggiornare ed ampliare il portale della Camera dei deputati rendendo accessibili tramite formati aperti, liberi e standardizzati i seguenti dati:

– bilancio della Camera dei deputati con allegati
– composizione dell’istituzione
– presenze e comportamento di voto dei Deputati
– atti presentati in tutte le articolazioni dell’istituzione
– iter e loro conclusione
– atti adottati dalle singole articolazioni dell’istituzione (Gruppi e Commissioni)
– gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo
– dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari (e aggiornamenti)
– dichiarazione dei finanziamenti ricevuti e/o dei doni, benefici o altro assimilabile
– registro delle spese oggetto di rimborso forfettario o documentato (staff, telefoniche, ufficio, viaggi, dotazioni informatiche ecc.);
– spese elettorali sostenute e i rimborsi elettorali dei gruppi parlamentari
– email, numero di telefono e di fax dell’ufficio del deputato

accolto con riformulazione

– Molti dei dati pubblicati sul sito web della Camera sono disponibili solo in formato Pdf: si richiede di risolvere il problema dell’accessibilità e dell’adeguamento tecnologico in formati standard aperti e liberi (es. formato XML) dei dati pubblicati.
assorbito dal precedente

– Contro il voto dei “pianisti”, illegale, si chiede il sistema di riconoscimento biometrico per l’identificazione del deputato sul sistema di voto . Il lettore biometrico può essere utilizzato all’inizio di ogni votazione, anche solo per l’attivazione della postazione, procedendo quindi con gli attuali pulsanti per l’espressione del voto; tale procedura garantisce gli attuali livelli di segretezza del voto e la sicurezza del riconoscimento al 100 per cento.
accolto come raccomandazione, previa verifica fattibilità tecnica e onere di spesa

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Pubblicato il 21 set 2007
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