Italia, chi vuole i notebook Samsung?

Italia, chi vuole i notebook Samsung?

Il colosso coreano spera di far breccia nel cuore degli italiani già catturati da HP, Acer, Toshiba ed Apple. Una nuova gamma di laptop in arrivo, tutti con Windows. Per Linux non c'è spazio, per ora
Il colosso coreano spera di far breccia nel cuore degli italiani già catturati da HP, Acer, Toshiba ed Apple. Una nuova gamma di laptop in arrivo, tutti con Windows. Per Linux non c'è spazio, per ora

HP, Acer e Toshiba resteranno lontani ancora per un po’, ma Samsung è convinta che in Italia il mercato notebook abbia grandi possibilità di crescita. Un obiettivo da raggiungere puntando sull’integrazione fra i nuovi prodotti e i cavalli di battaglia classici della corazzata coreana, in primis televisori e telefonini.

black aura Si spiega così una linea di notebook che abbraccia i diversi segmenti di utenza italiana. I modelli proposti – R60, R70, Q45, Q70 e X22 (vedi foto) – hanno in comune la cover, nera all’esterno e opaca all’interno, che ha ispirato il nome della linea, Black Aura. Oltre alla dotazione di Bluethoot 2.0 e webcam integrata. Per il resto si distinguono per caratteristiche delle schermo, da 13,2″ a 15,4″ e livello di interfaccia, e per la tecnologia High Definition Multimedia, montata solo sui prodotti di fascia alta. Il prodotto di punta è, però, il Q1 ultra, l’ultra mobile PC che pesa 690 grammi e sta in un palmo di mano. È dotato di schermo Lcd da 7″ e ha due webcam integrate. Delle strategie Samsung per l’Italia Punto Informatico ha parlato con Carlo Barlocco , direttore commerciale della divisione Information Technology nel nostro paese.

Punto Informatico: Con questa linea lanciate il guanto di sfida a un mercato, come quello italiano dei notebook, che al momento appare fortemente concentrato tra i primi tre operatori. Quali sono gli obiettivi?
Carlo Barlocco: Il mercato italiano ha caratteristiche simili a quelle di altri paesi dell’area mediterannea: i consumatori sono molto attenti al prezzo e questo rende la competizione particolarmente difficile per chi, come noi, guarda innanzitutto alla qualità del prodotto.

PI: Dunque, come si spiega la vostra scelta?
CB: Non puntiamo certo a raggiungere grandi quote di mercato nel breve periodo, ma riteniamo che alle spalle dei primi vi sia una grande frammentazione, con buone opportunità di crescita per chi può offrire prodotti tecnologici integrati.

PI: Si riferisce alla possibilità di far dialogare i diversi dispositivi?
CB: Il marchio e la qualità dei prodotti Samsung rappresentano per noi un indubbio vantaggio. I consumatori sanno che tutti i nostri prodotti sono realizzati interamente in casa, per cui possono garantire un livello di affidabilità elevato. Lo stesso che ora si trova anche nei PC portatili.

black aura PI: La linea di notebook presentata si rivolge ai tre grandi segmenti della clientela: consumer, piccole e medie imprese e grandi corporation. Qual è il settore più promettente?
CB: I primi due senz’altro. Ci sono molte PMI che non hanno ancora un parco macchine adeguate, così come molti consumatori in cerca di un portatitile, in alternativa o in aggiunta al desktop.

PI: Tutti i nuovi prodotti supportano i sistemi operativi di Windows. Avete pensato anche agli utenti Linux, magari con sconti per i modelli privi di Windows Vista?
CB: Per il momento no. In questa fase iniziale il nostro obiettivo principale è farci conoscere dal mercato puntando su tecnologie a lungo sperimentate. Non escludiamo, però, di realizzare qualche prodotto ad hoc per chi preferisce altri sistemi operativi.

a cura di Luigi dell’Olio

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Pubblicato il
4 ott 2007
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