Google tesse la tela

Google tesse la tela

Il gigante di Mountain View questa settimana affina il business delle appliance per la ricerca, sperando che le novità attirino nuove imprese nella sua rete
Il gigante di Mountain View questa settimana affina il business delle appliance per la ricerca, sperando che le novità attirino nuove imprese nella sua rete

Google ha da molto tempo in catalogo soluzioni di information retrieval dedicate ad un impiego strettamente business. Nell’ apposita pagina del sito (disponibile solo in lingua inglese) è descritto il concetto di Google Search Appliance , ovvero un computer installabile su rack e contenente un’applicazione particolare, blindata, in grado di interagire direttamente con la gigantesca mole di informazioni di BigG e di offrire i propri servigi di ricerca e indicizzazione all’interno dell’azienda che lo adotta .

Con l’ annuncio della quinta generazione della Search Appliance , Google ha risolto uno dei più importanti limiti che finora ha afflitto le versioni precedenti: la ricerca e l’indicizzazione contemporanea in diversi repository di informazioni (detti anche ECM – Enterprise Content Management), nell’ambito della stessa realtà aziendale .

Oltre al principale epicentro della novità, di rilievo il supporto nativo per i Content Management System di tipo enterprise come Documentum , FileNet di IBM, LiveLink di Open Text e SharePoint di Microsoft.

L’adozione di uno di questi gioielli dell’information retrieval ha costi al di fuori della portata del piccolo professionista o della piccola azienda individuale: si va dal nuovo Google Mini , destinato alle PMI, per $1.995,00 (circa 1.414 euro) e dimensionato per 50.000 documenti, alla Google Search Appliance vera e propria. Quest’ultima è dimensionata per 500.000 documenti e costa $30.000,00 (circa 21.267,50 euro).

Marco V. Principato

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Pubblicato il
11 ott 2007
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