Taserato perché non depone la telecamera

Taserato perché non depone la telecamera

L'ultima vittima della famigerate pistole non letali non aveva ubbidito all'agente che gli ha sparato contro. Non aveva spento una sua telecamera
L'ultima vittima della famigerate pistole non letali non aveva ubbidito all'agente che gli ha sparato contro. Non aveva spento una sua telecamera

I taser , pistole da elettroshock portatile con la nomea di strumento di tortura , finiscono ancora una volta al centro della discussione. L’ ennesimo episodio di uso improprio e apparentemente immotivato ha coinvolto un cittadino residente a Portland, Oregon, che si è visto rifilare in successione una scarica di elettricità ad alto voltaggio e una sventagliata di pallottole a salve da parte degli agenti di polizia, impegnati in una perquisizione non autorizzata della proprietà attigua a quella dell’uomo.

Frank Waterhouse, questo il nome della vittima dell’abuso, ha trascinato in tribunale il corpo di polizia cittadina e il sindaco per le “tattiche sporche” a suo dire adoperate dagli agenti, rei di aver usato illegittimamente la forza il 27 maggio del 2006 mentre lui stava registrando con la telecamera l’irruzione nella proprietà del vicino.

Gli agenti erano alla ricerca di un sospetto in fuga ed erano arrivati nei pressi seguendo il fiuto di un cane poliziotto. I residenti della zona avevano insistito sul fatto che nessuno sconosciuto fosse entrato nel circondario, e avevano cominciato a riprendere tutta la scena con la telecamera . Una donna era stata allora avvisata di fermare la registrazione, lei aveva eseguito, passando nel mentre la cam accesa a Waterhouse.

“Sì, ho registrato tutto – aveva a quel punto gridato l’uomo ad un amico – Non hanno alcun diritto di entrare in questa proprietà”. Pochi istanti dopo i poliziotti gli avevano rivolto le proprie attenzioni, sparando, a quanto afferma l’uomo, con una scarica elettrica e pallottole non letali.

Diversa la versione degli agenti, secondo i quali Waterhouse non aveva ubbidito all’ordine di terminare le riprese e si era dato poi alla fuga costringendoli ad agire duramente , per evitare che la telecamera “potesse essere usata come un’arma”.

L’uomo è stato successivamente arrestato, ma al processo la giuria lo ha prosciolto dalle accuse di sconfinamento illegale e condotta contraria all’ordine pubblico . Il video pubblicato in rete mostra i 27 secondi finali della registrazione, e termina un istante dopo il colpo di taser inferto a Waterhouse. Eccolo qui sotto:

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 ott 2007
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