USA: vietato rivendere toner e cartucce?

USA: vietato rivendere toner e cartucce?

Scoppia lo scandalo etichette: la legge locale consente di impedire il libero mercato di ciò che si acquista. Tuona EFF: la Corte Suprema deve intervenire
Scoppia lo scandalo etichette: la legge locale consente di impedire il libero mercato di ciò che si acquista. Tuona EFF: la Corte Suprema deve intervenire

San Francisco – Cartuccia toner usata e ricaricata? Alt! Se sul case c’è scritto " single use only " (singolo impiego), la ricarica non s’ha da fare. Un oggetto acquistato su eBay? Fermi tutti: se sul case c’è scritto " not for resale " (non rivendibile) non s’ha da rivendere. Uno scherzo? Assolutamente no: presa alla lettera, questo dice la legge, negli States.

La questione, facile immaginarlo, ha sollevato attenzione e ha fatto indignare EFF (Electronic Frontier Foundation), che dinanzi alla Corte Suprema , rivendica la libertà di rivendere, riutilizzare o comunque cedere beni di consumo di cui si è acquisita la proprietà.

La vicenda, per quanto singolare, è legata alle etichette applicate su moltissimi beni di consumo: un’interpretazione alquanto letterale della normativa, concepita per motivi ben più illuminati , che rischia di abbattersi sui consumatori quando, arbitrariamente , rivendano un bene definito “per uso singolo” o “non rivendibile”. Tutto perché, nella quasi totalità dei casi, ciò che si rivende è coperto da brevetto .

Dunque diviene illegittimo rivendere una cartuccia di toner, opportunamente riciclata e ricaricata, perché da usarsi una sola volta . Sorprende che, invece di premiare chi riduce la dispersione di materiali tossici , la legge sembri andar contro simili iniziative. La seconda etichetta, invece, impedisce la rivendita di un bene solo perché definito “non rivendibile” e anche le norme legate a questa, prese alla lettera, ostacolano quel tipo di scambio commerciale.

"I titolari di brevetto stanno cercando di impiegare le licenze-etichetta per privare i consumatori del loro diritto di usare, riparare e rivendere prodotti di cui sono proprietari", ha detto l’avvocato Fred Von Lohmann di EFF. "È ora che la Corte Suprema ci metta mano e ponga fine alla questione".

Anche Linuxelectrons si è accorto di questa stridente interpretazione della legge e si è unito al coro diretto da EFF. Nel Paese del Copyright, dunque, occorre fare attenzione a quelle scritte: chissà se in futuro, come già accaduto a proposito del diritto d’autore , non vogliano spingere anche l’Italia ad adottarle.

Marco Valerio Principato

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Pubblicato il 15 nov 2007
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