Citizendum è moribondo, ma non ci crede

Citizendum è moribondo, ma non ci crede

Il fondatore dell'enciclopedia semi-libera parla di una crescita inaudita. Ma i fondi scarseggiano e i partecipanti pure. I risultati? Scarsini
Il fondatore dell'enciclopedia semi-libera parla di una crescita inaudita. Ma i fondi scarseggiano e i partecipanti pure. I risultati? Scarsini

Ad un anno dallo scisma da Wikipedia, a pochi mesi dalla conclusione della fase beta, l’enciclopedia semi-libera Citizendium ha abbondantemente raddoppiato la frequenza di pubblicazione degli articoli rispetto al gennaio scorso, ha triplicato il numero delle definizioni rispetto ad aprile. Gli articoli live sono 3900 , per cinque milioni di parole assemblate da eruditi volontari e dal suo fondatore, che vi lavora a tempo pieno, non retribuito. Larry Sanger, il suddetto volontario a tempo pieno, ostenta ottimismo , la rete è quasi tutta contro di lui.

Larry Sanger Ortodosso dell’enciclopedia collaborativa, Sanger aveva fondato con Wales la fallimentare Nupedia , enciclopedia non basata su CMS Wiki, ma parzialmente aperta e sottoposta alla revisione dei collaboratori, tutti necessariamente esperti. Se Wales aveva deciso di puntare sull’ampliamento della forza lavoro estendendo a tutti i netizen la possibilità di cooperare a Wikipedia, Sanger ha preferito tornare alle origini del progetto, per dare vita a un’enciclopedia la cui partecipazione è aperta, previa presentazione del curriculum vitae .

Ma nonostante siano soltanto 46 le voci dell’enciclopedia opportunamente riviste e corrette per non incorrere nelle brutture di Wikipedia, il successo è incredibilmente vicino , a parere del fondatore di Citizendium. Gli articoli sono infatti “lunghi e corposi” e “ha buone ragioni di aspettarsi” che nel giro di un paio di mesi Citizendium raggiunga un punto di svolta , che sospingerà direttamente il progetto a raggiungere il milione di articoli. Nel 2015.

C’è chi obietta che a confronto dei 2 milioni di articoli della Wikipedia anglofona, Citizendium proprio non regga. Su Ars Technica trova spazio la polemica innescata da Tim Lee sul suo blog : ritiene che le previsioni ottimistiche tracciate da Sanger siano da ridimensionare. Citizendium, a parere di Lee, è ancora “una soluzione in cerca di un problema”, poiché nessuno sembra desiderare l’ennesima enciclopedia di nicchia e limitata, quando si può contare sul contenitore potenzialmente universale di conoscenza offerto da Wikipedia e dai suoi utenti.

Sanger risponde che Citizendium può vantare voci “decisamente più godibili e leggibili” rispetto a quelle dell’enciclopedia libera e che i due progetti non sono paragonabili, in quanto si propongono di perseguire obiettivi differenti con modalità differenti, e in quanto si trovano in due diverse fasi di vita online.

L’ottimismo pervade le strenue difese e lo sbandieramento dei dati di Citizendium, ma Sanger ha dovuto ammettere serie difficoltà: la forza lavoro non è ancora sufficiente e il budget di 40mila dollari su cui Sanger poteva contare sembra essersi esaurito. Per questo motivo si è dato il via ad una raccolta fondi . Questo il motivo, osserva uno dei collaboratori, che sembra risiedere nel dibattito avviato da Sanger per ripensare le licenze da apporre agli articoli di Citizendium, licenze che potrebbero consentire alla Citizendium Foundation di trarre profitto dai contenuti frutto della collaborazione dei suoi utenti. Sanger ha reimpostato il dibattito: qualcuno già minacciava di abbandonare il progetto.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
23 nov 2007
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