Gli italiani i soldi li vogliono online

Gli italiani i soldi li vogliono online

Sono passati i tempi della grande diffidenza alimentata dalla cattiva stampa: gli utenti apprezzano a tal punto la rete da utilizzarla anche per gestire le proprie finanze. Un fenomeno che è divenuto epidemico. I dati e le ragioni
Sono passati i tempi della grande diffidenza alimentata dalla cattiva stampa: gli utenti apprezzano a tal punto la rete da utilizzarla anche per gestire le proprie finanze. Un fenomeno che è divenuto epidemico. I dati e le ragioni

Li bombardano con bufale sull’imminente collasso di Internet, li circondano con annunci sulla scarsa sicurezza della rete ma gli italiani resistono e apprezzano sempre di più Internet, al punto che sono pronti ad affidare proprio al mezzo telematico non solo (e non tanto) le proprie spese, quanto le comunicazioni con la propria banca, l’interazione col conto corrente e, dunque, i denari che vi girano sopra .

i sesterzi Questo è quanto sostiene un rapporto dell’ Associazione Bancaria Italiana (ABI) secondo cui rispetto al 2005 il numero di conti che vengono gestiti via Internet e via telefono è aumentato esponenzialmente. Molti si limitano a consultare il proprio conto online, ma aumenta il numero di coloro che lo usano per effettuare pagamenti o spedire bonifici. Sebbene ABI naturalmente non lo espliciti, è difficile credere che questo “vistoso aumento” possa non essere dovuto anche al bombardamento pubblicitario delle nuove forme di credito web ora disponibili anche in Italia.

Il dato nudo e crudo dell’Associazione afferma che nel 2006 sono stati abilitati a canali alternativi allo sportello il 25 per cento in più di conti correnti dell’anno precedente, arrivando a quota 11,5 milioni . Per “canali alternativi” si intende Internet, ma anche il mobile banking , ossia da cellulare, nonché il phone banking , la più tradizionale “telefonata allo sportello”.

Dei conti attivi di questo tipo, uno su tre del totale dei conti, ben il 58 per cento viene effettivamente utilizzato dai correntisti, con un accesso che si ripete più volte nel corso della settimana.

Come sempre, anche questa volta lo studio ABI prende in considerazione i dati che arrivano da una valanga di banche, 271 per la precisione, equivalenti al 73 per cento del totale nella gestione dei conti correnti delle famiglie. Da questi dati emerge che un terzo dei conti correnti è online . Internet è dunque l’alternativa preferenziale allo sportello, un dato che potrebbe rassicurare chi teme che un’informazione spesso sballata sulla sicurezza online tenga gli italiani lontani dalla rete.

Se è vero che la consultazione dell’estratto conto avviene mediamente una volta alla settimana, a rincuorare chi spera in un Internet banking a tutto tondo sono i dati secondo cui si sono fatti via Internet nel 2006 19 milioni di bonifici , ossia un quarto del totale di queste operazioni, per un valore complessivo di oltre 30 miliardi di euro. Nel 2005, hanno spiegato ieri a Roma gli esperti ABI, il valore non superava i 20 miliardi, il che sembra dirla lunga sulla velocità di diffusione dello strumento.

A giocare un ruolo non secondario potrebbe esservi anche la crescente digitalizzazione dei pagamenti professionali, una direzione incardinata anche dalle nuove normative. Ma ABI parla esplicitamente di famiglie, affermando che, al di là dei bonifici, i pagamenti nel 2006 hanno riguardato il 2 per cento del totale delle operazioni, un dato stabile rispetto al 2005. Facile individuare nel pagamento degli F24 , ossia delle imposte, uno degli strumenti più usati, ma piacciono anche i pagamenti per le bollette e le ricariche del cellulare.

Ma se la tendenza all’uso di Internet per gestire ed utilizzare il conto corrente appare ormai affermata, a interessare gli esperti sono anche i dati relativi all’uso del cellulare: 4,6 milioni di famiglie utilizzano il telefonino . Per informazioni, soprattutto, ma non solo. Nel 2006 i conti “mobile” aperti erano 4,6 milioni. I servizi più diffusi via cellulare sono quelli cosiddetti “di allerta” (45,6 milioni) e le richieste di informazioni (circa 40,7 milioni, quasi 3 milioni delle quali relative alle operazioni di trading). Ma col cellulare si effettuano anche ricariche telefoniche (186mila) e bonifici (1600).

Il rapporto non si spinge a stabilire una relazione tra banda larga e Internet banking , sebbene sia assai probabile che la disponibilità di una connessione permanente, che secondo altri studi già ha portato gli italiani ad utilizzare maggiormente la rete e per un numero più ampio di servizi, sia uno dei fattori che hanno contribuito alla crescita dei conti correnti online. Un altro contributo, naturalmente, lo hanno dato il proliferare di promozioni che le banche offrono ai correntisti che scelgono la via della rete.

Secondo Giuseppe Zadra , da molti anni alla guida dell’ABI, questa tendenza è un sintomo di modernità . L’uso di questi strumenti “significa non solo più efficienza, velocità e sicurezza per le famiglie e per le imprese, ma anche contribuire in modo significativo all’opera più generale di ammodernamento del paese”.

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Pubblicato il
27 nov 2007
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