Armani.it non rimarrà a Giorgio Armani

Armani.it non rimarrà a Giorgio Armani

Lo spera, lo invoca e lo chiede Luca Armani, che vuole riavere il dominio che ha potuto gestire per anni prima di cederlo al suo omonimo Giorgio Armani. Dal primo dicembre sciopero della fame
Lo spera, lo invoca e lo chiede Luca Armani, che vuole riavere il dominio che ha potuto gestire per anni prima di cederlo al suo omonimo Giorgio Armani. Dal primo dicembre sciopero della fame

L’intricata, intricatissima vicenda del dominio Armani.it, oggi a disposizione dello stilista Giorgio Armani, non può finire qui. Lo sostiene Luca Armani, l’ormai celeberrimo primo intestatario di quel dominio che dopo una contorta vicenda, densa di strascichi giudiziari e mediatici, ha dovuto “cedere” Armani.it alla celebre casa di moda. Luca Armani è ora pronto a dare nuovamente battaglia .

Le ultime notizie sul gestore del timbrificio Armani sono di più di due anni fa. Sulla home page del suo sito Armani2.it aveva infatti pubblicato un breve epitaffio relativo al dominio che porta il suo nome:

“to perennial memory
www.armani.it
24 ottobre 1997 – 19 novembre 2004
Luca Armani”

Una storia che sembra conclusa ma che, invece, Luca Armani vuole riaprire.

Su quello stesso sito, Armani2, infatti, ora si legge un annuncio dai toni drammatici, che riguarda il ricorso alle armi della nonviolenza dopoché sul piano regolamentare e giudiziario le cose sono andate come sono andate.

“Ho sbagliato – scrive Luca Armani – Ho cambiato idea, rivoglio il mio sito Internet. Nel 2004 ero incapace di intendere e volere, adesso sì, e lo rivoglio”. “Da sabato primo dicembre 2007 inizio uno sciopero della fame ad oltranza fino al giorno che non mi sarà riassegnato il mio nome a dominio www.armani.it (mio da venerdì 24 ottobre 1997 fino a venerdì 19 novembre 2004)”.

Luca Armani non si limita ad annunciare la sua battaglia ma chiede anche un aiuto agli utenti Internet , anzi un “aiuto concreto”, in quanto “sicuramente avrò bisogno di un ottimo pool di avvocati”.

La questione del dominio Armani.it, risolta dal punto di vista legale da una sentenza del luglio 2003, aveva avuto una ampia eco politica , perché mescola inevitabilmente il diritto al nome, la titolarità di un dominio Internet e la legge sui marchi. Il fatto che il dominio in questione sia poi finito nelle mani della multinazionale che lo voleva non può che fomentare le polemiche, sebbene la riassegnazione del dominio abbia seguito procedure e decisioni legali tecnicamente ineccepibili.

Lo stesso Luca Armani nel dicembre del 2003 aveva annunciato su Punto Informatico l’intenzione di ricorrere allo sciopero della fame rivendicando il diritto al “possesso del mio cognome”. Una iniziativa che non ha sortito alcun effetto, tanto che, come accennato, alla fine dell’anno successivo, tre anni fa ormai, quel dominio è passato nella disponibilità della Giorgio Armani SpA, che da allora lo utilizza per la promozione delle proprie attività.

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Pubblicato il
27 nov 2007
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