Cupertino (USA) – A partire dal prossimo 31 dicembre, gli utenti di Mac OS Tiger non potranno più servirsi di Boot Camp per creare e gestire partizioni Windows. In quella data la licenza di Boot Camp 1.4 beta, l’ultima compatibile con Tiger, raggiungerà infatti la sua naturale scadenza e il software non verrà più aggiornato .
Apple ha confermato l’imminente scadenza di Boot Camp beta in una recente nota, dove fra l’altro chiarisce che gli utenti di Tiger potranno continuare ad utilizzare le preesistenti installazioni di Windows a tempo indefinito . Tali installazioni, tuttavia, non potranno più essere modificate né gestite attraverso il tool Boot Camp Assistant di Mac OS X.
“Se desiderate continuare ad utilizzare Boot Camp, Apple vi invita ad aggiornare il vostro sistema a Mac OS X Leopard”, si legge nel comunicato diffuso dalla Mela.
Continuare ad utilizzare le preesistenti partizioni di Windows dopo la scadenza di Boot Camp beta non è privo di rischi: eventuali aggiornamenti a Tiger o a Windows potrebbero causare problemi di compatibilità. Per chi non desidera passare a Leopard, ma vuole continuare a utilizzare anche Windows, l’alternativa più naturale a Boot Camp è rappresentata dai software di virtualizzazione , come Parallels Desktop e VMware Fusion : questi offrono il vantaggio di poter far girare Windows direttamente al di sopra di Mac OS X, senza noiosi riavvii del sistema; per contro bisogna accettare un certo calo di performance, una minore compatibilità con le periferiche e la condivisione della memoria RAM fra Mac OS X e Windows.