Gioca con Xbox. Arrestato

Gioca con Xbox. Arrestato

Un giovane è entrato troppo nella parte, nel corso di una battaglia online ha esagerato con le urla da guerra. Qualcuno lo ha preso sul serio e lo ha denunciato in tempo reale
Un giovane è entrato troppo nella parte, nel corso di una battaglia online ha esagerato con le urla da guerra. Qualcuno lo ha preso sul serio e lo ha denunciato in tempo reale

Xbox 360 continua a essere al centro di cronache che poco hanno a che fare con i videogame veri e propri: dopo la censura a Singapore di Mass Effect per una casta scena di amore saffico, la console fa ora notizia per un caso di cronaca negli Stati Uniti, che poteva sembrare nera ed è invece risultata essere un semplice fraintendimento , sufficiente tuttavia a far scattare l’allarme nelle forze di polizia locali in assetto anti-massacro.

uno spot del gioco Troppo coinvolgenti sono infatti risultate le sessioni di gioco a Call of Duty 4 , al punto da far gridare ad Allieu Shaw, diciannovenne studente della Frostburg State University , nel Maryland, “Sparerò a tutto il campus!” sulla chat vocale integrata nel videogame. Kaipo Damurand, giocatore dell’Oregon che partecipava alla stessa sessione di Shaw, ha ascoltato quelle parole e le ha prese molto sul serio , al punto da avvertire la polizia.

Nel giro di poche ore l’allarme ha provocato una reazione a catena dalle conseguenze prevedibili: gli agenti hanno interpellato Microsoft per conoscere la localizzazione fisica della console di proprietà di Shaw, l’università è entrata in stato di “lock-in” avvertendo studenti e personale del pericolo e i reparti di polizia di quattro stati diversi sono piombati nel campus in prospettiva di dover sventare un massacro come quello del Virginia Tech .

Alle due del pomeriggio del giorno successivo alla denuncia, 40 diversi agenti sono entrati nel campus e hanno raggiunto il fraggatore nella stanza 148 della Annapolis Hall . Shaw è stato ammanettato e portato alla stazione di polizia, ma i successivi rilievi fatti nella stanza e nella vita del ragazzo non hanno rivelato la presenza di alcunché di sospetto : niente pistole, fucili o armi di sterminio, niente profili con frasi contorte o violente su MySpace , nessun video malsano su YouTube e nessun particolare problema da parte di Shaw nell’interagire con il prossimo.

uno spot del gioco

Lo studente è insomma colpevole – se di colpa si può parlare – di eccesso di entusiasmo nell’aver partecipato alla simulazione di “Werfare Moderno” di Call of Duty, e di essersi fatto sfuggire una frase poco felice ma che non può certo essere considerata come una dichiarazione d’intenti vera e propria. Purtroppo per il ragazzo, non la pensa così la corte distrettuale, che fa ora pendere contro di lui due capi d’accusa, per aver gettato la scuola nel caos con il suo comportamento sconsiderato. Il giocatore ora rischia, per una frase infelice e per una inusitata reazione al falso allarme, fino ad un anno di prigione e fino a 5mila dollari di multa.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
14 dic 2007
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