Italia, un impiegato IT prende 25mila euro l'anno

Italia, un impiegato IT prende 25mila euro l'anno

Lo dice l'Indagine Retributiva 2007 svolta da Assintel sulle imprese ICT italiane. Ecco il quadro, numeri e cifre. Chi guadagna cosa, chi fa l'informatico con contratto da metalmeccanico
Lo dice l'Indagine Retributiva 2007 svolta da Assintel sulle imprese ICT italiane. Ecco il quadro, numeri e cifre. Chi guadagna cosa, chi fa l'informatico con contratto da metalmeccanico

I dirigenti ICT italiani hanno mediamente 47 anni e guadagnano 77.877 euro (lordi) all’anno, i quadri di anni ne hanno 41 e stipendi da 46.241 euro, gli impiegati hanno 35 anni e 25.166 euro di reddito e i lavoratori atipici, mediamente 33 anni, sono retribuiti con 26.621 euro.

Questi alcuni dei numeri più interessanti dell’ Indagine Retributiva Assintel 2007 sulle aziende dell’ICT. Aziende nelle quali l’occupazione è cresciuta del 4,3 per cento nel corso dell’ultimo anno.

Ad essere retribuiti maggiormente sono i quadri e gli impiegati delle “aree di front end” (commerciale e vendita) nonché gli informatici (“figure tecniche che svolgono attività di ricerca e sviluppo”). I meno pagati sono gli operatori di help desk e gli operai dell’inserimento dati.

L’indagine è stata svolta su un campione di 162 aziende “che ricalca la composizione dimensionale tipica del tessuto imprenditoriale dell’ICT italiano”: il 9 per cento grandi aziende (con più di 250 addetti), il 24 per cento medie imprese (50-250 addetti), il 20 per cento piccole imprese (20-49 addetti), il 47 per cento micro e piccole imprese (meno di 20 addetti). Il 68 per cento di esse dichiara un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, il 25 per cento si distribuisce nella classe 6-50 milioni di euro e solo il 7 per cento dichiara di fatturare volumi superiori ai 50 milioni di Euro.

All’interno del campione prevalgono le software house (40 per cento) e le società di Servizi (20 per cento), con una presenza del 12 per cento di operatori specializzati nella distribuzione. Sono il 7 per cento le aziende di telecomunicazione e di servizi internet, mentre solo il 3 per cento gli hardware vendor. È di 20.403 la forza lavoro impiegata dalle aziende intervistate, di cui il 5,5 per cento è costituito da dirigenti e il 94,5 per cento da impiegati.

Sono lavoratori dipendenti il 94,5 per cento di essi, mentre i collaboratori incidono per l’8,5 per cento. Il 62 per cento delle aziende adotta il contratto nazionale del Terziario, mentre il restante 38 per cento adotta quello dell’industria metalmeccanica . In questo senso è interessante che le retribuzioni migliori per dirigenti e quadri sono quelle con contratti del Terziario, mentre gli impiegati dei due livelli più alti se la cavano meglio col contratto nazionale di lavoro Metalmeccanico.

Il 30 per cento delle aziende offre ai propri dirigenti una parte di retribuzione variabile , che incide in busta paga per il 23 per cento. “Il valore – spiega Assinte – scende al 19 per cento per i Quadri, ai quali solo il 17 per cento delle aziende offre una retribuzione variabile. Questa cifra è infine dell’11 per cento per gli Impiegati, per i quali il valore economico incide solo del 12 per cento ed è per la maggior parte legato ai profili che operano nella vendita”.

Per le aree funzionali non tecniche, che comprendono l’amministrazione/finanza, il commerciale/vendite, il marketing/comunicazione, i servizi generali e il personale, sono i Dirigenti del Personale (101.660 euro) e delle Vendite (96.623 euro) le figure meglio posizionate. Per quanto riguarda i Quadri, le aree più premiate sono quelle più “esposte” e di front-end (Commerciale: 47.476 euro, Vendite: 50.740 euro). Il trend è confermato anche per gli Impiegati (28.178 euro per i Commerciali e 29.521 per l’area vendita). All’interno di quest’ultima categoria, si è rilevata una dinamica per cui il livello più alto si distacca in modo sensibile da quelli immediatamente inferiori .

Per quanto riguarda le aree tecniche, che comprendono analisi e programmazione non web, analisi e programmazione web, assistenza tecnica, consulenti tecnici/Capi Progetto, help desk, operatori di data entry, operatori di macchina, ricerca e sviluppo, sistemisti, Assintel ha rilevato livelli retributivi medi più elevati per le attività di ricerca e sviluppo e per i profili consulenziali con responsabilità di project management, anche in forma di contratto di lavoro atipico.

Nell’ area ricerca/sviluppo , la retribuzione annua dei Dirigenti è di 78.863 euro, quella dei Quadri di 47.533 euro, mentre gli impiegati sono a quota 30.640 euro.

All’estremo opposto stanno le retribuzioni degli operatori di data entry (23.261 euro per gli impiegati e 13.943 euro per gli atipici) e di help desk (23.678 euro per gli impiegati e 14.828 euro per gli atipici). In posizione intermedia i Sistemisti (44.899 euro per i Quadri e 26.654 euro i dipendenti) e l’Assistenza tecnica (44.831 euro i Quadri e 25.898 gli Impiegati).

Benefit extracontrattuali
A livello di benefit orizzontali, il 70 per cento delle aziende offre ai propri dipendenti il buono pasto, il 24 per cento polizze infortuni extraprofessionali, il 25 per cento forme di assistenza sanitaria.
La penetrazione di benefit extracontrattuali concessi ad uso individuale è elevata e interpretabile come risposta alla crescente “mobilizzazione” e “remotizzazione” del lavoro. L’83 per cento delle aziende concede l’utilizzo del cellulare aziendale (al 75 per cento dei Dirigenti, al 70 per cento dei Quadri e al 68 per cento degli Impiegati).
Il 78,9 per cento delle aziende offre il PC portatile (al 79 per cento dei Dirigenti, al 67 per cento dei Quadri e al 71 per cento degli Impiegati). Valori inferiori per quanto riguarda l’auto aziendale, che è utilizzata dal 67,4 per cento delle aziende (per il 77 per cento dei Dirigenti, il 58 per cento dei Quadri e il 63 per cento degli Impiegati).

Formazione, assenteismo, lavoro straordinario
È superiore a 100.000 il monte ore formative annue delle aziende intervistate, che rapportato al numero di addetti determina una media annua di 14,8 ore per addetto. Il trend è differenziato per dirigenti (11,8 ore) e impiegati (15 ore).
È pari al 2 per cento il tasso di assenteismo per malattia, che corrisponde a una media annua di 4,6 giornate per addetto.
Le ore di sciopero incidono per lo 0,04 per cento sulle ore totali lavorate nell’anno: in media sono 0,8 le ore di sciopero per addetto.
Sono 141.400 le ore annue totali di lavoro straordinario dichiarate dalle aziende target nel 2007, con una media per singolo impiegato pari a circa 24 ore.

Il lavoro femminile: ancora lontano dalla parità
Per dirla con Assintel “molti degli indicatori rilevanti emersi dall’indagine descrivono una situazione con significative differenze imputabili al sesso del lavoratore, che ci suggeriscono come il percorso di livellamento verso un approccio di uguaglianza di opportunità e di trattamento non sia ancora compiuto completamente.
Le donne lavoratrici all’interno del campione sono il 20,3 per cento, con una percentuale di ruoli dirigenziali significativamente inferiore alla media (2,9 per cento contro il 5,5 per cento di media generale).
Sono 12 le ore medie annue di formazione delle donne, contro una media di 15.
Leggermente inferiore anche il tasso di crescita dell’occupazione femminile (4 per cento sul totale addetti, contro una media generale del 4,3 per cento).
Più alto per le donne, invece, il tasso di assenteismo per malattia: 6,1 giornate all’anno, contro un valore di 4,2 per gli uomini”.

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Pubblicato il 21 dic 2007
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