Cracker vogliono fare a pezzi il P2P

Cracker vogliono fare a pezzi il P2P

Una delle crew che animano il sottobosco telematico delle release pirata vuole danneggiare in maniera permanente certi siti di torrent. Compromessi i dati personali di due sysadimin
Una delle crew che animano il sottobosco telematico delle release pirata vuole danneggiare in maniera permanente certi siti di torrent. Compromessi i dati personali di due sysadimin

Attacchi rivolti a due diversi responsabili di siti di torrent portano la stessa firma, quella della cracker crew “cellkill”: il suo obiettivo parrebbe la vendetta nei confronti di quegli operatori del P2P che “rovinano la scena” distribuendo al pubblico archivi di crack, programmi e informazioni che dovrebbero rimanere riservati. Ne dà conto TorrentFreak , che in due diverse occasioni porta alla ribalta le scorribande dei cracker e le relative risposte dei sysadmin interessati.

Nel primo caso, i membri della crew sono riusciti a mettere le mani sulla password usata dall’amministratore di SuperTorrents conosciuto come Ersan , che è stato incauto al punto da usare la stessa chiave d’accesso segreta per un numero non precisato di siti . I cracker si sono impossessati della suddetta password, e come risultato l’account PayPal impiegato per le donazioni al sito è stato svaligiato dei 2000 dollari che conteneva, donati poi a un portale dedicato ad una religione alla quale Ersan aveva rivolto commenti offensivi.

Non bastasse, di Ersan ora i cracker conoscono il nome, l’indirizzo di residenza, l’età e persino l’automobile che guida abitualmente. È finito nelle loro mani anche l’account Gmail dell’admin. Quello che si direbbe un bel guaio insomma, ma la risposta di Ersan tende a ridimensionare l’accaduto e a rettificare le presunte informazioni riservate carpite dai tipi di cellkill.

I soldi sono effettivamente andati, dice Ersan, ma a parte questo danno – della durata di pochi giorni – il resto è salvo, account Gmail incluso. I cracker, però, non si danno per vinti, continuano a cantare vittoria e si rendono protagonisti, pochi giorni dopo, di un nuovo attacco, condotto questa volta ai danni del sysop del sito di torrent noto come FTN.

Per l’occasione, il file informativo distribuito in rete da cellkill parla chiaramente della volontà di “distruggere i sistemi di P2P, un passo alla volta”: i dati della vittima tanto per cambiare sono stati pubblicati. La motivazione è sempre la stessa: i siti di torrent e file sharing in generale sottraggono impunemente le “release” alle crew come cellkill, minacciando la loro sicurezza e rubando lavori di codice che non sarebbero pensati per essere goduti da una platea più ampia del solo underground cracker.

Pirati contro pirati , si potrebbe insomma sintetizzare, considerando che in genere il materiale proveniente dal suddetto underground è composto da software sprotetto, crack e via di questo passo.

Anche nel caso dell’operatore di FTN, ad ogni modo, pare che i danni siano molto più contenuti di quanto la propaganda della crew lasci intendere : Brandon – vero nome del sysop in oggetto – gongola e accusa la crew di patente stupidità, copia e incolla di dati disponibili su Facebook e diffusione di informazioni non necessariamente vere sul proprio conto. Almeno, chiosa infine Brandon, grazie all’azione di disturbo di cellkill, FTN ha raggiunto un’inaspettata notorietà.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
9 gen 2008
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