Mozillone ha un nuovo fratellino free

Mozillone ha un nuovo fratellino free

Si chiama Phoenix e nasce dalla comunità di Mozilla.org. Il suo obiettivo è essere leggero, veloce, innovativo e... un po' snob. Pillole e sorgenti per Linux e Windows
Si chiama Phoenix e nasce dalla comunità di Mozilla.org. Il suo obiettivo è essere leggero, veloce, innovativo e... un po' snob. Pillole e sorgenti per Linux e Windows

Roma – Nel mondo del software open source è nato un nuovo, piccolo pulcino di browser: Phoenix . Il suo nido si trova in una delle comunità open source più attive sulla piazza, Mozilla.org , ormai arcinota per aver prodotto il browserino free più trendy del momento, Mozilla , e il motorone di rendering Gecko.

Come altri browser free – quali Galeon , K-Meleon e Chimera – e il browserone commerciale Netscape , Phoenix “il pulcino” si basa sui componenti di Mozilla; rispetto ai suoi fratellini ha però una particolarità: quella di essere scritto in un linguaggio dal nome esotico, XUL (Extensible User Interface Language), che secondo i progettisti contribuisce a fare di Phoenix il browser più leggero e scattante dell’intero “circondario” open source.

“Phoenix è stato progettato mettendo le prestazioni come primo obiettivo”, si legge sul sito. “Gli esperti di XUL hanno costruito un browser che si avvia in circa la metà del tempo rispetto a Mozilla o i suoi derivati commerciali. Una nuova finestra si apre almeno il doppio più velocemente rispetto a Mozilla e ai suoi derivati”.

Rispetto ad alcuni dei suoi cuginetti, che funzionano solo sotto Linux, Phoenix gira anche sotto Windows.

Ma c’era proprio bisogno di un nuova rivisitazione di Mozilla? Il piccolo team di sviluppatori che si cela dietro al progetto Phoenix spiega che “alcuni di noi vogliono divertirsi e costruire un eccellente browser user-friendly senza sottostare agli obblighi (come funzionalità non necessarie, compatibilità, requisiti di marketing, discussioni lunghe dei mesi) che lo sviluppo dell’attuale browser (Mozilla, NdR) impone”.

“Altri di noi – affermano gli sviluppatori di Phoenix – stanno semplicemente usando questo browser come un prototipo per dimostrare le possibili ottimizzazioni alla linea principale di sviluppo (di Mozilla, NdR), come l’eliminazione degli overlay o l’esecuzione del browser in processi separati”.

L’obiettivo del progetto è quello di mettere a punto un browser cross-platform che sia “leggero e veloce” ma che “non lesini sulle funzionalità”. Non dunque un browserino ai minimi termini da far girare sul vecchio 386 con 4 MB di RAM, ma un software che, rinunciando al superfluo e al ridondante, faccia spazio ad un ricco bagaglio di funzionalità utili e innovative.

Questo almeno è quello che si prefiggono gli sviluppatori, visto che al momento la versione 0.1 di Phoenix, seppur già discretamente funzionante e pronta per “salpare” nel mare magnum del Web, rappresenta solo una sorta di scheletro su cui andranno aggiunti via via nuovi strumenti, opzioni e funzionalità.

In ogni modo, già da questa prima versione gli utenti possono apprezzare le toolbar personalizzabili, il bookmanager in grado di importare automaticamente i preferiti da Internet Explorer e Netscape/Mozilla, un campo per la ricerca veloce di bookmark e voci dell’history, un piccolo download manager integrato, la funzione di tabbed browsing e la capacità di bloccare automaticamente i pop-up.

Il team di Phoenix si è già detto al lavoro sulla versione 0.2, il cui rilascio è previsto per il primo ottobre, che dovrebbe integrare una funzione corretta e rivista del Wallet di Mozilla, nuovi plug-in e add-on, un download manager migliorato e una sezione Preferenze più ricca di opzioni.

Phoenix può essere scaricato in versione per Windows qui e in versione per Linux qui .

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Pubblicato il
27 set 2002
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