UK, i provider sbeffeggiano le major

UK, i provider sbeffeggiano le major

Le manovre dei discografici sul P2P non sfuggono all'associazione dei fornitori di connettività, che si prepara ad assegnare un premio tutto particolare all'industria musicale
Le manovre dei discografici sul P2P non sfuggono all'associazione dei fornitori di connettività, che si prepara ad assegnare un premio tutto particolare all'industria musicale

Londra – Le major discografiche si comportano in un modo diabolico sulla rete e i provider britannici ne sono così consapevoli da aver deciso di candidare l’associazione dell’industria musicale locale, BPI , al titolo di “Villain of the Year”, un titolo che descrive chi crea caos e disordine, se non addirittura commette crimini.

La motivazione della “nomination” al titolo, che l’associazione dei provider assegnerà definitivamente il 14 marzo, recita: “Per il suo approccio autoritario rispetto ai consumatori, preferito al dialogo costruttivo con l’industria Internet quando si ha a che fare con il file sharing”.

Com’è comprensibile, tra le altre nomination per quel titolo compare anche David Cameron, leader dell’opposizione britannica e principale sponsor di un provvedimento per l’ estensione dei termini dei diritti di proprietà intellettuale.

Che gli ISP siano sul piede di guerra anche mediatico con l’industria è comprensibile: alle tensioni tradizionali che si accompagnano da anni alla crescente diffusione del peer-to-peer, di recente si sono sommate le iniziative del Governo , che ha minacciato gli ISP: o troveranno una autoregolamentazione che tenga a freno gli abusi contro la proprietà intellettuale oppure entro novembre l’Esecutivo proporrà una normativa ad hoc.

Come nota The Register , l’associazione ha nominato invece al titolo di “Eroe dell’anno” nientemeno che Facebook, la notissima piattaforma di social networking discussa per le proprie politiche sulla privacy, in particolare per quanto riguarda l’ affaire beacon . Perché eroe? Perché “rispetta la privacy di navigazione degli utenti ritirando il servizio Beacon, un sistema che avrebbe registrato automaticamente le abitudini di spesa online degli utenti, attivando un servizio di tracciamento di default”.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
16 gen 2008
Link copiato negli appunti