L'Antitrust indaga su 899 e quiz televisivi

L'Antitrust indaga su 899 e quiz televisivi

Il Garante della Concorrenza e del mercato accende i riflettori su alcuni quiz televisivi. Secondo ADUC hanno il solo scopo di indurre gli spettatori ad acquistare loghi e suonerie, telefonando a numeri 899 con tariffe spropositate
Il Garante della Concorrenza e del mercato accende i riflettori su alcuni quiz televisivi. Secondo ADUC hanno il solo scopo di indurre gli spettatori ad acquistare loghi e suonerie, telefonando a numeri 899 con tariffe spropositate

Firenze – In seguito alle numerose segnalazioni ricevute, L’ Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato vuole far luce sulla questione delle presunte televendite mascherate da quiz televisivi. E sulla base di una denuncia di ADUC apre un’indagine sulla trasmissione Christmas Game .

“Il gioco – spiega l’associazione – va in onda su molte emittenti locali ed è organizzato da una società di Palermo. La conduttrice invita a telefonare a numeri 899 per vincere 10mila euro, apparentemente per indovinare una banalissima equazione matematica, in effetti lo sprovveduto telespettatore (di solito bambino o anziano) paga 15 euro e acquista inconsapevolmente loghi e/o suonerie per telefonini “.

Il quiz mette in palio un montepremi che ammonta a 17mila euro e già questo elemento, secondo ADUC, è sospetto: “Una presa in giro, considerando che quotidianamente e in modo ossessivo vengono offerti 10mila euro (il quiz, iniziato il 7 dicembre 2007 andrà in onda, come indica il regolamento, fino a fine gennaio), senza indicare che avrà la possibilità di essere estratto un partecipante ogni 11 mila telefonate”.

Resta ora da capire cosa emergerà dall’istruttoria dell’Antitrust, a cui l’Associazione ha sottoposto una segnalazione analoga relativa ad un quiz tv in onda su Italia1 . Molti utenti, negli ultimi tempi, mostrano una maggior attenzione a vicende simili ed è auspicabile che l’intervento delle Authority, accompagnato se necessario da provvedimenti sanzionatori, potrà contribuire a dissuadere società e operatori dall’agire in maniera poco trasparente o truffaldina.

Ed è bene che ciò avvenga prima che queste iniziative si trasformino nella seconda generazione degli espedienti gonfiabolletta, raccogliendo l’eredità del mercato dei dialer ormai prossimo alla saturazione. Una strada apparentemente già tracciata , una strada che gli utenti-consumatori vorrebbero vedere interrotta quanto prima.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
18 gen 2008
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