In Giappone l'esperto di cellulari avrà una licenza

In Giappone l'esperto di cellulari avrà una licenza

Il governo li chiama sommelier e saranno i consulenti di famiglie e imprese nella scelta del telefonino più adatto
Il governo li chiama sommelier e saranno i consulenti di famiglie e imprese nella scelta del telefonino più adatto

Roma – L’iperpotenza tecnologica del Sol Levante ne inventa un’altra delle sue: i rivenditori di cellulari più rinomati potrebbero presto trasformarsi in veri e propri esperti del “tocco e del gusto” dei moderni smartphone, in grado di risolvere tutti, ma proprio tutti, i dubbi dei clienti sul T9, il firewall per la connessione a Internet e la differenza tra una batteria agli ioni di litio e quella al litio-polimero.

Tanto complessa e variegata è divenuta l’offerta di terminali e cellulari, dicono dal ministero della comunicazione giapponese, che è necessario istituire una guida con regolare licenza , un sommelier che invece di testare e giudicare vini, offra la propria preziosa consulenza agli acquirenti di apparati tecnologici per la comunicazione mobile.

Dal ministero sperano che i nuovi sommelier digitali “siano in grado di spiegare complicate funzioni e sistemi di carica ai consumatori, nella stessa maniera in cui i sommelier guidano nella scelta di un vino”. Il governo è preoccupato anche di fornire le giuste raccomandazioni ai genitori sul rischio per i figli di usare gli smartphone in rete senza filtri, e quindi con la possibilità di accedere a contenuti poco adatti alla loro giovane età.

Il piano verrà gestito da società private, che si occuperanno anche di coordinare gli esami per diventare “sommelier del cellulare”. Dal ministero tengono poi a precisare che la licenza non sarà obbligatoria per vendere telefonini , ragion per cui le cose non cambieranno granché rispetto ad ora.

Secondo stime recenti, il Giappone è tra i più attivi utilizzatori di cellulari e smartphone , contando ben 100 milioni di linee alla fine di dicembre scorso su una popolazione totale di 127 milioni persone. Particolarmente diffusa è poi la presenza dei dispositivi mobili nelle fasce di popolazione più giovani: se tra i 7 e i 12 anni solo un terzo degli studenti usa il cellulare, nelle prime classi delle scuole superiori la percentuale cresce fino al 96% del totale.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
22 gen 2008
Link copiato negli appunti