Il cloud computing di IBM in Europa e Cina

Il cloud computing di IBM in Europa e Cina

IBM sta per portare in Europa e in Cina l'infrastruttura tecnologica necessaria per creare soluzioni di cloud computing: servizi online a go-go attraverso reti di risorse distribuite
IBM sta per portare in Europa e in Cina l'infrastruttura tecnologica necessaria per creare soluzioni di cloud computing: servizi online a go-go attraverso reti di risorse distribuite

Haifa – Dopo aver sviluppato una piattaforma, chiamata Blue Cloud , per la realizzazione di sistemi di cloud computing, IBM è ora pronta a collaborare con partner europei e cinesi per mettere a disposizione delle aziende il suo nuovo paradigma di computing distribuito via Internet.

IBM ha annunciato la creazione di un consorzio con 13 partner europei che si occuperà, in seno al progetto RESERVOIR (Resources and Services Virtualization without Barriers) finanziato dall’Unione Europea, di sviluppare tecnologie per l’automatizzazione della domanda di risorse IT in un ambiente di cloud computing e di “creare le fondamenta di un’economia online in cui servizi e risorse sono offerti e gestiti in modo trasparente”.

“Il cloud computing è un approccio innovativo alle infrastrutture condivise in cui vasti pool di sistemi vengono collegati per fornire servizi IT”, spiega IBM. “La necessità di potersi avvalere di ambienti di questo tipo è rafforzata dalla crescita esponenziale dei dispositivi connessi e degli stream di dati in tempo reale e dalla diffusione degli ambienti SOA e applicazioni Web 2.0 quali mashup, collaborazioni aperte, social networking e m-commerce. I continui progressi nelle prestazioni dei componenti digitali hanno creato ulteriori esigenze in termini di ambienti IT e di conseguenza hanno reso necessaria una gestione strutturata di questi ambienti in una cloud (“nuvola” in inglese, NdR) unificata”.

“Il cloud computing può essere considerato come il sistema operativo su Internet per le imprese e RESERVOIR è la tecnologia innovativa che consentirà di accedere alla cloud di servizi in modo efficiente ed economico”, ha affermato Yaron Wolfsthal, senior manager di System Technologies al Research Lab IBM di Haifa , in Israele.

“È difficile prevedere in modo preciso la domanda di risorse IT, così i fornitori di servizi tendono a sovra-approvvigionarsi di risorse su taluni sistemi per poter rispondere a periodi di picco di domanda e garantire continuità ai servizi e alla qualità, lasciando gli altri sistemi con una funzionalità ridotta”, ha detto Wolfsthal. “Con RESERVOIR invece, siamo in grado di offrire tecnologie in ambiente cloud computing che consentono di fornire servizi IT in modo efficiente in funzione della domanda effettiva, mantenendo così i costi a un livello competitivo”.

RESERVOIR introdurrà una serie di nuove funzionalità che consentiranno di creare scenari di servizio di tipo commerciale che al momento non sono supportati. Tali funzionalità saranno rese possibili attraverso nuove tecnologie di virtualizzazione e grid. IBM spiega che RESERVOIR potrebbe ad esempio essere impiegato per semplificare l’offerta dei servizi di intrattenimento on line .

“Considerando che la distribuzione di show televisivi, film e simili si sta spostando sempre più sul Web, il progetto RESERVOIR permetterebbe di attivare un network di service provider per ospitare i vari mezzi di comunicazione”, sostiene Big Blue. “Utilizzando la tecnologia cloud computing, le varie emittenti potrebbero unire le forze adottando un contratto di cooperazione che permetterebbe loro di accedere a servizi avanzati quali distribuzione dei contenuti, load balancing e overlay networking su piattaforme diverse in paesi diversi. Ogni qualvolta vi sia il bisogno di infrastrutture o servizi aggiuntivi, questi possono essere rapidamente reperiti attraverso la cloud in uno dei vari siti funzionanti grazie proprio a RESERVOIR. Ad esempio se vi è una grande domanda per un particolare show ospitato da un determinato sito, questo può noleggiare in modo dinamico server e servizi aggiuntivi da altri siti che sono inattivi”.

Il progetto, che sarà finanziato con 17 milioni di euro , sarà guidato dal centro di ricerca IBM di Haifa e vedrà la partecipazione di Telefónica Investigación y Desarrollo, University College di Londra, Umea University, SAP Research, Thales, Sun Microsystems, Elsag Datamat, Universidad Complutense di Madrid, CETIC, Università di Lugano, Università di Messina e OGF.eeig.

Con un’iniziativa analoga, IBM si appresta a fondare in Cina il Cloud Computing Center , che fornirà soluzioni di cloud computing alle aziende cinesi situate nel Wuxi Tai Hu New Town Science and Education Industrial Park, una delle zone industriali hi-tech più avanzate della Cina. Il centro sarà fondato in collaborazione con Wuxi Tai Lake Industry Investment and Development Company e l’amministrazione della città di Wuxi . Maggiori dettagli si possono trovare in questo comunicato .

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Pubblicato il
5 feb 2008
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