Tumori da cellulare, bloccata la causa a Motorola

Tumori da cellulare, bloccata la causa a Motorola

La denuncia da 800 milioni di dollari non supera il primo esame e non arriverà in tribunale. Non ci sono sufficienti prove di una relazione tra cancro e telefonini
La denuncia da 800 milioni di dollari non supera il primo esame e non arriverà in tribunale. Non ci sono sufficienti prove di una relazione tra cancro e telefonini


Baltimora (USA) – Motorola e le altre aziende produttrici di telefoni cellulari possono tirare un sospiro di sollievo perché il loro business da 45 miliardi di dollari l’anno negli USA non sarà, almeno per il momento, messo in discussione da denunce per presunte relazioni tra insorgenza di tumori e uso del telefonino.

Il giudice distrettuale di Baltimora, Catherine Blake, ha deciso nelle scorse ore di impedire che la nota denuncia presentata dal neurologo Christopher Newman, malato di tumore, contro Motorola arrivi alla fase processuale, bloccandola già al primo esame. Il motivo della decisione è presto detto: il giudice non ritiene che vi siano sufficienti prove scientifiche capaci di indicare una relazione diretta tra l’uso del cellulare e l’insorgenza del tumore.

John Angelos, celebre avvocato di cui si è servito Newman, ha ammesso che “da come è andata è evidente che non tira aria favorevole per questo genere di denunce”. Quella da lui curata, peraltro, non è la prima ad essere stata portata dinanzi ad un giudice ma è la prima ad essere stata presa così “sul serio” al punto da convincere il magistrato ad ammettere perizie e studi prima di decidere se proseguire nel giudizio vero e proprio.

Il fatto che la causa di Newman sia stata bloccata renderà d’ora in poi più difficile a chiunque altro tentare la via giudiziaria per vedere riconosciuti danni che venissero ritenuti conseguenti all’uso dei telefonini.

Il giudice ha riconosciuto l’importanza delle ricerche presentate da Angelos ma ha sottolineato come vi siano quantità di altri studi che non mostrano relazioni tra tumori e cellulari, insistendo sul fatto che le accuse di Newman “non sono state accettate dalla comunità scientifica”.

Blake ha anche messo in evidenza come vi siano studi decisivi, come quello dell’Istituto nazionale dei tumori americano, secondo cui i telefonini non hanno effetti sulla salute.

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Pubblicato il
2 ott 2002
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