Spot automatici sopra e dentro i video online

Spot automatici sopra e dentro i video online

Asterpix raffina il suo sistema che consente di integrare box pubblicitari, e non solo, nelle clip. La novità è che si tratta di una soluzione completamente automatizzata
Asterpix raffina il suo sistema che consente di integrare box pubblicitari, e non solo, nelle clip. La novità è che si tratta di una soluzione completamente automatizzata

La pubblicità online avrà sempre più a che fare con i video e l’intrattenimento. È sufficiente dare un’occhiata alla nuova tecnologia della Asterpix per comprendere che lo streaming video sta per essere investito da una nuova rivoluzione pubblicitaria. I tecnici della piccola start-up californiana – finanziata dalla nota società venture capital ICT NEA – hanno sviluppato un sistema capace di embeddare , nelle clip, piccole cornici luminose che al passaggio del cursore possono visualizzare link, banner e informazioni correlate. Insomma, si tratta di una soluzione che sfrutta ancora una volta i popup, ma in modalità avanzata e con potenzialità ipertestuali tutte da esplorare.

La novità è che normalmente questo genere di “spot” nei video possono essere realizzati manualmente dai produttori di contenuti o dagli editori stessi. Il pacchetto di tool di Asterpix, invece, consente di automatizzare ogni funzione . In pratica, un cospicuo numero di bot è in grado di scandagliare il web alla ricerca di video, e procedere poi successivamente al loro tagging nonché alla correlazione con spot.

Asterpix, secondo TechCrunch , avrebbe già iniziato a “infiltrarsi” nelle piattaforme di video-sharing, con un ritmo di migliaia di rilevamenti al giorno. La lista aggiornata dei video indicizzati è disponibile sul sito ufficiale di Asterpix. Al momento si tratta di una fase di test, che serve solo per mostrare le potenzialità del servizio. L’obiettivo è che realtà come YouTube, Metacafe o Imeem decidano di adottare la tecnologia Asterpix nei rispettivi sistemi di pubblicazione.

I bot, probabilmente, sono la punta di diamante del progetto. Hanno infatti la capacità di rilevare la permanenza degli oggetti presenti nelle clip, e contemporaneamente i termini associati al video. In questo modo sono in grado di creare delle gerarchie che mettono in correlazione immagini e testi. L’accuratezza ovviamente non è ancora paragonabile a quella umana, ma comunque raggiunge buoni risultati.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
7 mar 2008
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