Se il sindaco denuncia Wikipedia

Se il sindaco denuncia Wikipedia

Alessio Papini, presidente Associazione Dottori di Ricerca di Firenze, commenta in una lettera la denuncia del sindaco di Firenze contro Wikipedia di cui PI ha parlato nei giorni scorsi
Alessio Papini, presidente Associazione Dottori di Ricerca di Firenze, commenta in una lettera la denuncia del sindaco di Firenze contro Wikipedia di cui PI ha parlato nei giorni scorsi

Firenze – La notizia della querela presentata dal Sindaco di Firenze e dall’Assessore Cioni contro Wikipedia, in merito a una notizia notoriamente falsa comparsa in una voce a lui dedicata dell’enciclopedia on line, mi ha lasciato molto preoccupato.

Wikipedia è una benemerita iniziativa che mira a creare una banca dati in forma di enciclopedia, accessibile a tutti in qualsiasi parte del mondo (in molte lingue diverse). Una iniziativa come questa è possibile solo se realizzata dagli utenti stessi su base cooperativa e volontaria. Milioni di volontari compilano quindi le voci della Wikipedia e il risultato è strabiliante. Le descrizioni sono in moltissimi casi estremamente approfondite e Wikipedia è ormai il punto di partenza di quasi tutti gli approfondimenti culturali. Anche gli studenti liceali e universitari ne fanno ormai amplissimo uso. Nuovi strumenti analoghi stanno per comparire sul web che metteranno a disposizione di tutti testi tecnici liberi e gratuiti creati da volontari secondo un modello cooperativo.

Questo modello presenta naturalmente delle pecche, come il fatto che chi compila le voci della Wikipedia in qualche caso può essere impreciso, fallace o anche malizioso, come probabilmente è accaduto nel caso che ha fatto arrabbiare il Sindaco di Firenze.

La questione che pongo è la seguente: è giusto per un sentimento di rivalsa in parte giustificato da un punto di vista personale, creare un precedente giudiziario che rischierebbe di affossare un’opera di enorme importanza come wikipedia? Non sorprende che a compiere un gesto di questo tipo sia proprio un amministratore pubblico che dovrebbe vedere con favore iniziative che rendano la cultura a disposizione di tutti?

Grave è anche l’affermazione dell’Assessore Cioni, cointestatario della querela, che afferma che i soldi che riuscirà a ricavare dall’azione legale li regalerà ai bambini dell’Eritrea. Forse ai bambini dell’Eritrea farebbe molto più comodo avere a disposizione una grande enciclopedia on line a loro disposizione gratuitamente.

Wikipedia è uno dei più importanti contenuti che potrebbero essere a disposizione di tutti coloro che non si possono permettere biblioteche o accesso a costosi database privati.
Questa azione giudiziaria non cozza forse pesantemente con l’iniziativa “One laptop per child” pubblicizzata dalla stessa Amministrazione Comunale (Firenze prima città europea ad aderire all’iniziativa)?

Alessio Papini
presidente Associazione Dottori di Ricerca di Firenze

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Pubblicato il 14 mar 2008
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