Videogiochi, lezioni per reprimere i pirati

Videogiochi, lezioni per reprimere i pirati

L'Associazione degli editori di videoludica parte lancia in resta: contro la contraffazione e gli abusi mette in campo i suoi corsi per le forze dell'ordine nelle maggiori città
L'Associazione degli editori di videoludica parte lancia in resta: contro la contraffazione e gli abusi mette in campo i suoi corsi per le forze dell'ordine nelle maggiori città

Videogiochi riprodotti abusivamente e rivenduti sulla pubblica via, organizzazioni criminali che ci lucrano sopra, diffusione di videogiochi pirata nelle piazze e su Internet: contro tutto questo si mobilita AESVI – Associazione Editori Software Videoludico Italiana , che ha annunciato un giro di conferenze-seminari rivolti alle forze dell’ordine.

i pirati nei videogiochi Con un piglio simile a quello già dimostrato da organizzazioni antipirateria del software come Business Software Alliance , AESVI intende porre la propria esperienza al servizio delle polizie italiane affinché sia più facile individuare i trafficanti di software videoludico piratato e discernere un software pirata da uno legale. “L’obiettivo – spiega AESVI – è fornire alle agenzie impegnate in prima linea nel contrasto del fenomeno sul territorio nazionale, una serie di elementi utili a supportare la loro attività dal punto di vista tecnico, legale e della conoscenza del mercato di riferimento”.

Il training specializzato è partito ieri a Milano nei locali del Comando regionale lombardo della Guardia di Finanza, sessioni di approfondimento che saranno poi estese ad altri centri italiani, si parla in particolare di Roma e Napoli.

Nel corso delle sessioni è prevista anche la presentazione della guida al riconoscimento dei videogiochi contraffatti, un manuale di riferimento e di consultazione. A Milano ai primi corsi hanno partecipato una 50ina di ufficiali e sottufficiali: si è parlato di pirateria e contraffazione analizzando anche le normative sul diritto d’autore e le modalità di distribuzione illegale.

“Ci auguriamo – ha dichiarato a questo proposito il presidente di AESVI, Andrea Persegati – che questa iniziativa sia il punto di partenza per costruire una proficua e solida cooperazione con le tutte agenzie impegnate nel contrasto al fenomeno sul territorio nazionale. Questo al fine di garantire un’adeguata tutela a un mercato dove innovazione tecnologica e creatività giocano un ruolo strategico, e più in generale, allo sviluppo economico del paese”.

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Pubblicato il
3 apr 2008
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