Spionaggio satellitare per tutti

Spionaggio satellitare per tutti

La nascita dello US National Applications Office consentirà di ampliare l'utilizzo dei satelliti spia in ambito nazionale. Il Congresso teme per la privacy
La nascita dello US National Applications Office consentirà di ampliare l'utilizzo dei satelliti spia in ambito nazionale. Il Congresso teme per la privacy

Lo U.S. Department of Homeland Security vorrebbe concedere l’utilizzo del sistema di spionaggio satellitare ad un maggior numero di agenzie governative e federali. Il Congresso sembrerebbe aver accolto la proposta piuttosto freddamente. La questione è già stata affrontata più volte, ma in questa occasione il Segretario in carica degli Interni pare disporre di un piano preciso e ben congegnato: “Penso che adesso si possa procedere più liberamente per affrontare la cosa”, ha dichiarato Michael Chertoff.

L’idea è quella di creare una nuova agenzia, chiamata National Applications Office , che si occupi di soddisfare – e quindi gestire – le richieste delle Forze dell’Ordine, della Difesa, della Polizia doganale etc. Un ente che amministri ogni genere di monitoraggio nazionale, favorisca l’intelligence e la condivisione di informazioni a livello locale, federale e nazionale, che funga da intermediario fra i richiedenti e gli operatori.

Ufficialmente i vari satelliti vengono utilizzati nella maggior parte dei casi per monitorare l’attività vulcanica, gli uragani e altri aspetti geologici. Storicamente, però, è risaputo che CIA, FBI e altre agenzie sfruttano questi strumenti per altri generi di operazione. Ora, Chertoff ha deciso di favorire l’ampliamento dello spettro di utilizzo.

La rete satellitare statunitense è gigantesca ed è gestita da più agenzie governative, fra cui l’Aeronautica e la Marina, ma quella di riferimento in ambito spionistico è la National Reconnaissance Office ( NRO ). Si stima che il suo budget annuale sfiori i sei miliardi di dollari. La differenza di vedute fra il Congresso e U.S. Department of Homeland Security è legata anche alla gestione del NRO. L’incarico di Direttore, infatti, è deciso dal Segretario di Stato Americano con il consenso del Direttore dell’intelligence, senza il coinvolgimento del Congresso.

Nei prossimi mesi sarà discussa la portata del progetto National Applications Office. Al momento, una buona parte della compagine Democratica è convinta che le linee guida riguardanti la privacy non siano soddisfacenti.

Dario d’Elia </em

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Pubblicato il 4 apr 2008
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