Un altro pezzo di ponte ologrammi

Un altro pezzo di ponte ologrammi

Lo chiamano CyberCarpet ed è un tappeto omnidirezionale: ci si sale sopra, si indossa un casco 3D e si entra in un ambiente elettronico, col quale interagire liberamente. Un progetto tedesco, con dentro uno spicchio d'italianità
Lo chiamano CyberCarpet ed è un tappeto omnidirezionale: ci si sale sopra, si indossa un casco 3D e si entra in un ambiente elettronico, col quale interagire liberamente. Un progetto tedesco, con dentro uno spicchio d'italianità

A guardarlo sembra tutto fuorché pratico ed anzi ha delle dimensioni per certi versi inquietanti, quasi da circo, ma è il primo tappeto omnidirezionale , capace di “far camminare” chiunque rimanendo sul posto, magari mentre si immerge in un ambiente 3D e, una volta dentro, voglia camminare per vivere con più naturalezza l’abbraccio dell’elettronica.

Il cyber-tappeto Il progettone è degli scienziati del celeberrimo Max-Planck-Institut e fa venire l’ acquolina in bocca ai geek per le ampie possibilità che apre nell’interazione con un ambiente di gioco, sebbene le applicazioni possibili possano andare molto oltre.

Il CyberCarpet, parte del progetto CyberWalk , è composto da una serie di tappeti di camminamento tradizionali: sono 25 e possono tutti muoversi in due direzioni. Grazie ai sensori indossati da chi vi sale sopra, il carpet viene posizionato dinamicamente da una catena sottostante nella direzione necessaria per assicurare un movimento fluido.

La piattaforma pesa 11 tonnellate e sfrutta motori elettrici capaci di muovere ciascuno fino a 7 tonnellate. Nel complesso costituisce un’area di camminamento virtualmente infinita sebbene sia contenuta in un quadrato da 4,5 x 4,5 metri . Le dimensioni sono necessarie, hanno raccontato i ricercatori, perché un’area piccola dovrebbe rispondere istantaneamente alle necessità dell’utente: l’effetto sarebbe quello del camminare sul ghiaccio.

I movimenti sul “tappetone” non possono ancora essere repentini, sebbene lo strumento risponda con una certa agilità e rapidità ai comandi. La velocità di movimento dei tappeti permette anche di corrervi sopra, sebbene non si possa superare la velocità di 2 metri al secondo.

Si tratta evidentemente di un dispositivo colossale nella sua prima fase di sviluppo, che coniuga tecnologie diverse. I ricercatori spiegano che si tratta della “prima piattaforma omnidirezionale che permette una camminata quasi naturale”.

Per dimostrare le potenzialità di CyberCarpet, gli scienziati intendono presentare una esplorazione completa di Pompei e dell’antica Roma, grazie alla ricostruzione 3D delle città com’erano un tempo. Allo sviluppo di questa tecnologia non a caso ha collaborato anche l’Università di Roma , insieme a istituzioni scientifiche tedesche e svizzere. Qui sotto un video dimostrativo che risale alle prime sperimentazioni con CyberCarpet.

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Pubblicato il 16 apr 2008
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